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Economia

«La birra è buona e fa bene. Ancora meglio se artigianale e del territorio»

Il convegno organizzato da Coldiretti Piacenza nell’ambito della manifestazione dedicato a Birra Expo

“E’ un alimento antichissimo che risale ad oltre 3000 anni fa e fa bene alla salute purché non si superino i 2 o 3 bicchieri al giorno, possibilmente a pasto”. Delle sue caratteristiche nutrizionali ha trattato la dietologa dott. Monica Maj nell’ambito di un incontro organizzato da Coldiretti a Birra Expo sul tema “La microfiliera del malto e la  birra agricola” nel corso della quale Mauro Lafranconi dell’Azienda Agricola Vallescura di Piozzano, ha raccontato la propria esperienza nella costituzione di un birrificio ed un maltificio.

Il responsabile di zona di Coldiretti Piacenza Claudio Maschi nel suo saluto, ha ribadito l’impegno della sua organizzazione per rendere sempre più trasparenti e rintracciabili i prodotti del territorio, una progettualità che Coldiretti porta avanti con rigore per salvaguardare il valore aggiunto dei prodotti del territorio, come appunto la birra di Lanfranconi, veramente a Km zero, una opportunità per le zone pedocollinari, una garanzia per il consumatore.

Monica Maj ha spiegato che la birra ha poche calorie, è ricca di antiossidanti; la lupolina favorisce la digestione; contiene vitamine del gruppo B, soprattutto la B6 che consente di abbassare la omocisteina che, se presente in dosi elevate nel sangue, è fattore di rischio cardiovascolare. Studi su Lancet hanno chiarito che abbassa la presenza del coli battere pilori responsabile dell’ulcera e fattore predisponente del tumore gastrico. Dunque un vero toccasana per l’organismo, da assumere, ovviamente, con moderazione.

Mauro Lanfranconi, imprenditore agricolo di Piozzano (un piccolo paese di collina in provincia di Piacenza) ha parlato della sua esperienza, ovvero di chi ha scelto di operare in un contesto difficoltoso, come tutti coloro che producono in zone svantaggiate ma che, con la loro presenza e la loro operosità, concorrono alla salvaguardia ed alla tutela di un territorio che già di per sé, è soggetto a continui rischi idro-geologici, contro cui, senza l’intervento pubblico, i singoli abitanti possono ben poco. Lanfranconi ha sempre creduto, anche in tempi in cui produzione e commercializzazione erano due comparti completamente separati, nel biologico e nella vendita diretta. 

Dopo un’esperienza come allevatore presso la sua azienda agricola "Pianoni", in Val Luretta sull'Appennino Piacentino, successivamente si è dedicato alla coltivazione di cereali, soprattutto orzo, ed all’allevamento (nella parte di azienda non colpita dalla frana), di maiali allo stato brado. 

Nel frattempo, con l’aiuto dei figli Daniele, Valeria e Giacomo, ha aperto un agriturismo ed un birrificio artigianale, il classico circuito a Km zero, con tutti i prodotti aziendali che in base al Decreto Ministeriale n°212 del 10/2012, possono essere considerati (birra, pane, pasta, malto, grappe ecc), prodotti agricoli. Quindi la scelta imprenditoriale successiva. Per alcuni anni l’orzo prodotto in azienda (orzo distico, più adatto per contenuto proteico e altre caratteristiche, alla brassazione) utilizzato per produrre birra, veniva inviato presso un maltificio tedesco, così come erano soliti fare tutti i sempre più numerosi birrifici artigianali sorti recentemente (50 in Regione); un servizio dai costi decisamente elevati (5 volte il prezzo dell’orzo) e senza la garanzia che il proprio prodotto aziendale non finisse mescolato nel “mare magnum” delle ingenti partite quotidianamente maltate.

Così l’azienda che produce la birra contadina “La Vallescura” (aggettivo usato per distinguerla da quella artigianale in quanto a Km zero per tutti gli ingredienti, non microfiltrata ne pastorizzata, senza aggiunta di anidride carbonica o additivi chimici), si è dotata di un proprio impianto (BBCinox di Treviso) per produrre il malto da varietà distiche di orzo Scarlet in primavera e (in sperimentazione, con il supporto dell’Istituto cerealico di Fiorenzuola), orzo Quench in semina autunnale. E l’attività si è estesa, in conto terzi, tra i produttori di birre artigianali che, conferendo il proprio orzo, ottengono malto secondo le proprie necessità. Un esempio, quello della “Vallescura”, probabilmente unico in Italia, di filiera completa per la produzione di birra contadina, straordinaria bevanda antica quanto il mondo, che deriva da semplici ingredienti: orzo, acqua, luppolo e lievito, ma che, dalle loro più svariate combinazioni, fanno nascere migliaia di tipologie di birre, tutte con proprie sfumature di gusto, aroma e colore. 

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