La cooperativa Tice di Piacenza vince il premio "Sodalitas Social Innovation"
Un nuovo importante riconoscimento nazionale per la cooperativa piacentina Tice, il centro di ricerca che si occupa delle tecniche di apprendimento e ha portato in Italia pratiche d’insegnamento innovative, mettendole a disposizione di bambini con e senza bisogni speciali, genitori, insegnanti, tecnici della riabilitazione, ricercatori, medici e imprenditori nel sociale.
Il riconoscimento a Tice, aderente a Legacoop Piacenza, è stato assegnato nel corso del convegno Fondazione Sodalitas, che si è tenuto nei giorni scorsi a Milano e durante il quale sono stati presentati tutti i progetti vincitori della quarta Edizione di Sodalitas Social Innovation (Ssi), il programma ideato nel 2011 per migliorare la capacità progettuale delle organizzazioni del Terzo Settore e favorire partnership innovative fra profit e nonprofit.
All’iniziativa – che ha ottenuto l’adesione di 3 Fondazioni e 35 imprese e che è promossa da Fondazione Sodalitas con il contributo di UBI Comunità e il patrocinio di Fondazione Cariplo – hanno partecipato, nel corso delle quattro edizioni, 425 organizzazioni nonprofit con oltre 460 progetti. Altran Italia, Diaframma, Leroy Merlin Italia, Retedeldono e UBI Banca sono le imprese titolari dei Premi Speciali assegnati quest’anno per la prima volta nell’ambito del programma.
Tice, presente a Milano con la sua presidentessa Francesca Cavallini, si è aggiudicata il Premio Speciale Altran, grazie al progetto denominato “Energia Educativa”. Nella presentazione del progetto si legge che “poiché il 20 per cento della popolazione scolastica è composta da bambini con bisogni educativi speciali, Tice Cooperativa Sociale Onlus intende creare centri in cui professionisti dell'educazione possano sviluppare percorsi educativi individualizzati, gli “Innovation Makers” di Altran in Italia offriranno a Tice alcune giornate di consulenza in termini di accompagnamento tecnologico o accelerazione di business.
“Di fatto Altran Italia ci aiuterà – spiega la Cavallini – a sviluppare un'applicazione tecnologica ritagliata sulla nostra attività, che ci consentirà di misurare l'impatto sociale, e quindi i benefici anche in termini economici, dei nostri interventi educativi. Lo strumento applicativo che sarà messo a punto risponderà alla domanda 'quante risorse economiche consente di risparmiare alla collettività, l'azione educativa e di ricerca di Tice?' La risposta arriverà adattando alla nostra cooperativa l'indice Sroi (social return of investment) attraverso un software open source e ci servirà per proporre la nostra attività a istituzioni e a enti nel campo della formazione e dell'educazione“.