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«La gara pubblica dà fastidio a chi non vuole rispettare le regole»

Rinaturazione del fiume Po, il presidente di Anepla Claudio Bassanetti replica dopo il servizio di “Quarta Repubblica”: «Non c’è niente di illecito, anzi questo piano dà fastidio a chi non ama le normative». «La deviazione del Po per seguire il suo corso naturale»

«Un conflitto d’interessi tra la mia presidenza ad Anepla e il fatto che sono proprietario di terreni vicino al fiume? Non ci può essere. Sono presidente di una categoria, quella dei cavatori: perché non potrei partecipare con tutti gli altri a una gara pubblica? Chi potrebbe ricoprire l’incarico di presidente di categoria se poi non può più partecipare ad alcun bando pubblico? Inoltre il piano di "foce Nure" è stato pianificato vent’anni fa, la mia azienda agricola all’epoca non era proprietaria dell’area e non ero presidente di categoria». Così Claudio Bassanetti, presidente di Anepla (l’associazione dei cavatori) e vicepresidente di Confindustria Piacenza, replica all'inchiesta della trasmissione di Rete 4 "Quarta Repubblica", in merito a un progetto finanziato dal Pnrr che riguarda il fiume Po nel tratto piacentino. 

«Il servizio televisivo – aggiunge Bassanetti - voleva demolire l’impianto del Pnrr in generale, che è sotto il controllo nazionale e non locale. E il nostro progetto fa parte di questo sistema, è uno dei pochi che sono stati già battezzati dal piano, con l’ok del Governo e della Comunità Europea. Probabilmente per questo e per i 357 milioni di euro di dotazione, che hanno creato molti appetiti».

Il progetto parte da lontano. «È il frutto di due intese. Da una parte il decreto di rinaturazione, che venne firmato da Confindustria e Wwf vent’anni fa. Dall’altro il piano di gestione sedimenti, che anch’esso ha una ventina d’anni: il governo del Po per la prima volta propose un documento unico. Con i fondi del Pnrr finalmente si è potuto dare concretezza e una seconda vita al piano di gestione sedimenti, promuovendo anche la rinaturazione del fiume Po».

«Il piano al centro della trasmissione – prosegue Bassanetti - viene considerato prioritario e strategico da tutti. È un intervento rispettoso dell’ambiente, anzi, vuole proprio promuovere questo. Perché, oltre a risolvere la questione della regimazione idraulica, aggiunge un investimento sulla biodiversità. Oltre alla sicurezza idraulica del fiume puntiamo a creare un corridoio ecologico, come richiesto dalla Comunità Europea».

Alcuni aspetti vengono contestati dal vicepresidente degli industriali. «Sono state date informazioni che forniscono un’idea sbagliata. Definirla, ad esempio, la “cava più grande d’Europa”… Proprio no: qualora venisse realizzata, non sarebbe neanche la più grande di Piacenza, figuriamoci d’Italia e d’Europa».

Bassanetti ribadisce: «Non c’è niente di illecito. Tutti gli interventi andranno a gara pubblica, possono accedere e partecipare tutti».

È normale anche spostare il corso del fiume per ricavare sabbia? «Il piano sedimenti – aggiunge - prevede di mettere in sicurezza l’alveo con interventi studiati e approvati dal Consiglio dei ministri. E tra questi c’è anche la deviazione di una parte del fiume, approvata quindici anni fa». «Questo piano, che ha l’ok dell’Autorità di Bacino, consente e prevede di lasciare al fiume il suo corso naturale. Lo lasciamo andare dove vuole andare. È un normale intervento nella golena alla foce del Nure. Ma non è l’unico in quel piano».

Il vicepresidente di Confindustria non accetta il messaggio di fondo del servizio di Rete 4. «Si vuole fare “scandalismo” su interventi attesi da anni che verranno sottoposti a gara pubblica. Si è creato un “giallo” su informazioni anonime ed errate». Perché questo? «C’è qualcuno che nell’ombra vuole tramare contro questi progetti che per la prima volta mettono d’accordo tutti: settore pubblico, autorità del fiume Po, imprese e associazioni ambientaliste».

Ovvero? «A qualcuno sta venendo l’appetito sui fondi del Pnrr. La nostra categoria è fortemente impegnata contro le infiltrazioni di attività illecite. Questo piano dà fastidio a chi non fa le cose correttamente, a chi non ama la pianificazione, le normative, la gara pubblica. Qua, invece, ci sono pianificazioni e controlli».

QUARTA REPUBBLICA INCHIESTA PNRR 1

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