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Economia Cortemaggiore / Via Giuseppe Garibaldi

La Latteria sociale San Pietro in Corte e il Caseificio Casa Nuova vincono “Il Re del grana”

La Latteria sociale San Pietro in Corte di Castelvetro P.no (categoria 16-18 mesi) ed il Caseificio Casa Nuova di Cortemaggiore (stagionatura oltre 20 mesi), sono i vincitori della 3° edizione del concorso "Il Re del grana" che si è svolto ieri sera, venerdì, in concomitanza della Fiera di primavera di Cortemaggiore

La Latteria sociale San Pietro in Corte di Castelvetro P.no (categoria 16-18 mesi) ed il Caseificio Casa Nuova di Cortemaggiore (stagionatura oltre 20 mesi), sono i vincitori della 3° edizione del concorso “Il Re del grana” che si è svolto ieri sera, venerdì, in concomitanza della Fiera di primavera di Cortemaggiore.

“Il vero vincitore della serata- ha commentato il sindaco di Cortemaggiore Gabriele Girometta, nel corso della manifestazione che si è svolta nella suggestiva cornice del refettorio rinascimentale del Convento Francescano, è il formaggio grana padano Dop (presente il presidente Cesare Baldrighi), il formaggio che tutto il mondo ci invidia e che, purtroppo, ci imita; una qualità straordinaria, frutto di passione, competenza, tradizione, unite alla tecnologia, con il quale noi vogliamo far emergere il valore aggiunto di un intero territorio”.

Nella serata condotta da Marilena Massarini, alla presenza di autorità, rappresentanti di enti, associazioni professionali e di prodotto, hanno partecipato il Caseificio Croce Grossa di Besenzone, il caseificio di Borgonovo, i caseari Dall’Aglio di Vernasca, la Coop sociale Casanova di Besenzone, la Latteria sociale Stallone di Villanova, la Coop Santa Vittoria di Carpaneto, l’industria casearia Colla Paolo di Rottofreno,  ed i Caseifici Agri Piacenza Latte di Cortemaggiore, Canalone di Cortemaggiore e Contini di Bacedasco, oltre, naturalmente ai due vincitori.

Un compito dunque improbo per l’elevata qualità delle produzioni in concorso, quello della giuria presieduta dal prof. Gianpiero Molinari dell’Università Cattolica.

Ne facevano parte gli esperti prof. Bruno Battistotti, dott. Gianpiero Comolli, la dietologa dott. Mirella Del Rocino, prof. Mauro Sangermani, dott. Giovanni Marchesi, l’ing. Nino Marcotti. Hanno proceduto per quasi tutto il pomeriggio all’esame dei campioni di formaggio, rigorosamente anonimi, valutando in base a numerosi criteri di selezione tesi a valutare tutte le peculiarità organolettiche, ma altresì gli aspetti estetici.

Al rappresentante della Fisar di Piacenza Massimo Ghezzi il compito di illustrare i vini serviti durante la serata che si è conclusa con una degustazione di salumi Dop del territorio, coppa, pancetta e salame ed un risotto servito, ovviamente, dentro la classica forma di grana.

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