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Economia

La prima macchina diserbatrice ecologica inventata a Pianello ha conquistato l’Eima

Consegnati, in una serata di gala a Bologna, due premi EIMA 2016 "Novità Tecniche " e "Premio Blu" a Giancarlo Spezia per aver inventato e costruito la prima macchina ecologica diserbatrice a schiuma, nata nello stabilimento Tecnovict di Pianello

Consegnati - in una serata di gala a Bologna-  due premi EIMA 2016 “Novità Tecniche ” e “Premio Blu” a Giancarlo Spezia per aver inventato e costruito la prima macchina ecologica diserbatrice a schiuma, nata nello stabilimento Tecnovict  di Pianello. La macchina piacentina è stata la regina di EIMA, la manifestazione internazionale di Bologna, che ha registrato la cifra record di 285 mila visitatori con operatori di 140 paesi (è la più grande kermesse della meccanica agricola, la più grande festa dell’agricoltura e della terra).

Si tratta di una macchina diserbatrice, termica ed ecologica, adatta a vigneti e colture arboree, che produce una schiuma calda distribuita in maniera mirata sotto i filari delle viti per fare essiccare, nel rispetto dell’ambiente e senza soluzioni chimiche, le erbe infestanti e i polloni. Un’idea innovativa ed ecologica. L’invenzione è basata sul concetto che se le fibre vegetali di queste erbe infestanti superano, per alcuni secondi, una temperatura prossima ai 60° si assiste alla precipitazione delle proteine all’interno delle stesse erbe con un conseguente disseccamento nell’arco di alcuni giorni. E tutto senza diserbanti chimici, in maniera rapida ed efficace, come testimoniato dallo studio del prof. Pessina e del dott. Facchinetti del DiSAA (Ingegneria Agraria) della Università di Milano. Lo stand dove era esposta la macchina piacentina è stato preso letteralmente d'assalto dai visitatori italiani e stranieri, anche perché si trattava della prima mondiale per un principio di funzionamento originale e mai visto sinora. Un secondo esemplare era posto al centro del settore novità tecniche, a riprova del risalto che la Federazione Nazionale dei Costruttori di Macchine Agricole, organizzatrice del premio, ha voluto dare a questa promettente soluzione.

«L'idea dello schiumogeno di origine vegetale - commenta l’ing. Giancarlo Spezia, amministratore di  Tecnovict -  ha conquistato tutti e già qualche agricoltore pensava di piantare le erbe necessarie per la elaborazione dello schiumogeno. In questo caso l'agricoltura produrrebbe mezzi tecnici per l'agricoltura medesima, in un circolo particolarmente virtuoso».  La macchina attualmente è allo stato di prototipo e si sta lavorando a Pianello allo sviluppo del progetto industriale per metterla sul mercato italiano e internazionale già il prossimo anno. Nel ritirare il premio l’ing. Giancarlo Spezia ha detto di sentirsi molto orgoglioso «non solo perché esso ha dato risalto e grande visibilità al nostro progetto, ma soprattutto perché pare di aver risposto, nel momento giusto, ad un desiderio degli agricoltori di affrancarsi dall'uso dei diserbanti chimici, sempre più nel mirino non solo degli ecologisti ma di tutte le persone attente alla salute pubblica».  «Credo – ha aggiunto Spezia - che ognuno di noi abbia il compito nella vita di fare qualcosa non solo per se stessi ma per la società e per il prossimo. Questa macchina rappresenta il mio personale contributo per un mondo che va consegnato alle generazione future nella maniera migliore.  Il sogno di una agricoltura pulita e migliore, in grado anche, in certi casi, di sostituirsi all’industria chimica, non è una chimera, ma va perseguito con lo sforzo di tutti». Giancarlo Spezia, laureato in ingegneria meccanica al Politecnico di Milano nel 1986, ha proseguito alla Tecnovict di Pianello l’attività che il padre aveva avviato negli anni ’50. E’ stato docente, per molti anni, di Meccanizzazione Viticola all’Università Cattolica di Piacenza.

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