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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Landini sulla manovra: «È venuto il momento di fermare la precarietà»

Il segretario nazionale della Cgil alle celebrazioni per i 130 anni della Camera del Lavoro di Piacenza: «Non si può più rinviare il tema dei salari dei lavoratori più giovani». Zilocchi: «Disonesto chi dice che pensiamo solo ai pensionati»

Il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini arriva a Piacenza, ospite per le celebrazioni dedicate ai 130 anni della Camera del Lavoro, in un momento caldo per i sindacati. In queste ore il Governo Draghi ha fatto trapelare i contenuti della prossima Legge di Bilancio. «Domani mattina – ha detto Landini a Palazzo Gotico, intervistato da Giuseppe De Bellis, direttore di SkTg24 - ci incontriamo con Cisl e Uil dopo che oggi abbiamo preso visione del testo complessivo. Decideremo come portare a casa i risultati su una serie di temi che vanno migliorati».

Landini fa capire che ci sono delle storture da sistemare nella finanziaria. «È una manovra molto importante, mette in movimento 30 miliardi di euro e avviene in un momento straordinario. Però non si tiene conto che stanno aumentando i contratti a termine, di pochi mesi, dei lavoratori. È cresciuto il lavoro “somministrato” in questo periodo, quello “intermittente”, quello a “chiamata”. Stiamo parlando di un milione di posti di lavoro precari sorti in questi mesi. Vanno cambiate quelle leggi che nel nostro Paese creano questa precarietà. Gli incentivi alle imprese vanno dati solo per posti di lavoro “fissi”. Il tema del salario dei lavoratori più giovani non va rinviato, va affrontato ora». Il segretario generale ribadisce il suo pensiero. «Nessuno di noi pensa di tornare alle baby pensioni, ma com’è possibile che lavoratori che vanno in pensione a 71 anni prendano poco più del contributo minimo dato a tutti? Non è una protesta “per la protesta”, per dimostrare che esistiamo. Il fatto è che le persone hanno dei problemi e noi siamo qui per aiutare. Volevamo essere coinvolti prima per dare una mano sulla manovra, ci hanno convocato all’ultimo per esporre interventi già decisi».

E il Pnrr? «Temiamo – ha detto Landini - di non riuscire a spendere quelle risorse. Negli ultimi anni gli enti pubblici sono stati svuotati di professionisti e tecnici, sarà difficile riuscire a muoversi per tempo per non perdere le risorse economiche. L’avevamo già denunciato durante i precedenti Governi».

Durante l’incontro a Palazzo Gotico - dove è stata allestita una mostra che ripercorre la storia del sindacato piacentino dal 1891 agli anni '80 - il sindaco Patrizia Barbieri e il prefetto Daniela Lupo hanno portato i loro saluti e ricordato l’importante anniversario della Cgil piacentina. «Giù le mani dalla Cgil e dalle nostre sedi – ha sottolineato il segretario provinciale Gianluca Zilocchi -. I fatti di Roma sono un atto contro tutti i sindacati. Vogliamo lo scioglimento di certe organizzazioni, come Forza Nuova. Qua vicino a noi c’è la sede della “Scure” di Casa Pound, va chiusa». «I sindacati hanno reso grande questo Paese, ora devono dare il loro contributo alla ricostruzione. Chiediamo – ha precisato Zilocchi - un intervento a favore dei giovani. Chi dice che il sindacato tutela solo i pensionati e le pensioni già erogate è disonesto, siamo i primi a dire che vogliamo un salario che tuteli i lavoratori più giovani in futuro. Le risposte attese non arrivano, quindi nelle prossime settimane faremo il nostro mestiere».

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