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Economia

Latte, Coldiretti: «Bene la moratoria dei debiti delle aziende agricole»

Morini: «Ora impegno per ottenere l’obbligo di indicare la provenienza in etichetta»

Una importante risposta alle nostre sollecitazioni per dare immediatamente una boccata di ossigeno e non fare chiudere le aziende agricole che da troppo tempo sono costrette a lavorare con prezzi di vendita al di sotto dei costi di produzione. E’ quanto afferma Coldiretti Piacenza nel commentare positivamente l’annuncio di una moratoria sui debiti fatto dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina in occasione della firma con Abi dell’intesa per sostegno finanziario agli allevamenti da latte, ma prevista anche per gli altri settori dell’agroalimentare.

“Il settore latte, afferma Giovanni Morini, responsabile economico di Coldiretti Piacenza, con il venir meno degli accordi rischia ora di essere in balia delle inique offerte dell’industria, al contempo la situazione dei prezzi in campagna sta assumendo toni drammatici con crolli che vanno dal -43% per cento dei pomodori al -27% per il grano duro fino al -30% per le arance rispetto all’anno scorso. Per gli allevamenti le quotazioni per i maiali nazionali destinati ai circuiti a denominazione di origine (Dop) sono scese al di sotto della linea di 1,20 centesimi al chilo: una cifra che non copre neanche i costi della razione alimentare. La situazione non migliora per i bovini da carne che sono pagati su valori che si riscontravano 20 anni fa. E’ perciò importante che la moratoria sia accompagnata dall’impegno sul piano comunitario per ottenere subito l’obbligo di indicare la provenienza in etichetta per i derivati da carne e latte, come ha chiesto ora anche la Francia, per impedire che salumi e formaggi ottenuti con carne e latte stranieri siano spacciati per italiani con grave danno per i consumatori e gli allevatori”.

“La battaglia che Coldiretti conduce da anni in Italia e in Europa per la distintività e la trasparenza, spiega Morini, è stata infatti raccolta dal Governo francese al quale è stata concessa l’autorizzazione dalla Commissione europea sulla base del regolamento comunitario N.1169 del 2011 entrato in vigore il 13 dicembre del 2014 che consente ai singoli Stati Membri di introdurre norme nazionali in materia di etichettatura obbligatoria di origine geografica degli alimenti qualora i cittadini esprimano in una consultazione parere favorevole in merito alla rilevanza delle dicitura di origine ai fini di una scelta di acquisto informata e consapevole. Un’iniziativa che si è già svolta in Italia, con il 96,5 per cento degli italiani che ha chiesto l’indicazione dell’origine, nella consultazione pubblica online sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari condotta dal Ministero delle Politiche Agricole. Un risultato che non lascia spazio a equivoci ed impegna le Istituzioni nazionali a introdurre l’etichetta dove ancora manca.”

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