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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Polo del ferro a Le Mose, a breve partiranno i lavori

Logistica, Confapindustria: «Serve integrata per tutta la filiera e a favore del territorio». Commenta così il presidente Cristian Camisa il significato del convegno organizzato da Confapindustria Piacenza dedicato al tema logistica

«Oggi abbiamo proposto un convegno un po’ differente, perché vogliamo gestire e non subire. Vogliamo una logistica basata su una sostenibilità ambientale, di qualità, con insediamenti attenti all’ambiente, con centri direzionali e occupazione di alto profilo, non solo facchinaggio». Commenta così il presidente Cristian Camisa il significato del convegno organizzato da Confapindustria Piacenza dedicato al tema Logistica, la sfida tra sviluppo e sostenibilità ambientale che si è svolto nel salone degli Arazzi della Galleria Alberoni. «Non condividiamo - ha sostenuto Camisa - l’idea di una logistica povera, con megacapannoni, la vogliamo integrata, che coinvolga tutta la filiera, con centri direzionali ed un impatto sociale sul territorio. Deve essere il frutto di un’urbanistica negoziata, tramite strumenti che aiutino le aziende a stare sul territorio».

confapialberoni2-2E Camisa ha ricordato l’attenzione all’ambiente esemplificata da un socio di Confapi Piacenza, la Trasporti Torello che si è dotata di camion Euro 6 per il 90% ed al 100% entro il 2020. «Anche la nostra associazione - sostiene Camisa - può dare un input al bilancio sociale delle imprese. Dobbiamo altresì guardare ad altri modelli virtuosi e non a caso oggi porteranno la loro testimonianza». Nel tavolo tecnico moderato dal presidente dell’Istituto internazionale delle comunicazioni Fabio Capocaccia, i relatori hanno focalizzato gli aspetti nodali anticipati da Camisa, ovvero il ruolo strategico dell’area piacentina, che deve fare i conti con il consumo di suolo e l’occupazione, non con alti profili richiesti, criticità che possono essere bilanciate con lo sviluppo di una logistica integrata tra ferro e gomma, oltre alle positive ricadute sull’indotto.

«Bisogna mantenere un giusto equilibrio - ha detto il prefetto Maurizio Falco - tra globale e locale, trasmettendo una sensibilità sociale per una scelta logistica competitiva, con prospettive di successo condivise e con politiche infrastrutturali di potenziamento, che sappiano conciliare ambiente e collettività. Bisogna spegnere la conflittualità tra filiere aziendali e rappresentanze dei lavoratori , recuperare il confronto che accelera e non frena lo sviluppo. Serve per la sicurezza e per una logistica di qualità». Presenti al convegno, cui è seguita una tavola rotonda, i principali operatori del settore, a cominciare da Hupac e Mercitalia, che stanno investendo per il raddoppio del terminal ferroviario intermodale di Le Mose (portando i binari dello scalo merci lontano dalla stazione di Piacenza, offrendo così nuovi spazi per i pendolari che si servono in città del servizio) cuore del progetto Polo del Ferro. Piero Solcà di Hupac ha annunciato che a breve partiranno i lavori, per i quali la sola società svizzera ha investivo 50 milioni di euro: «Saremo operativi tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, raddoppiando la capacità con una forte modernizzazione di tutta la struttura». Attualmente il 30% della merce arriva via treno, a pieno regime la quota raddoppierà, con una conseguente riduzione dei camion, quindi delle emissioni.

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