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Logistica, per il ruolo di Piacenza serve "una cabina di regia"

"Una cabina di regia della logistica territoriale per dar voce a Piacenza nel panorama nazionale". E' quanto intende istituire l'assessore provinciale allo Sviluppo economico Barbieri, ieri a Bologna per il piano nazionale

"Una cabina di regia della logistica territoriale per dar voce al territorio piacentino nel panorama nazionale". E' quanto intende istituire l'assessore provinciale allo Sviluppo economico Patrizia Barbieri, ieri all'Interporto di Bologna insieme al collega Paolo Passoni (Bilancio e Politiche dei trasporti) per il convegno di aggiornamento sui lavori del piano nazionale della logistica, la cui stesura muove dalla prima bozza, approvata dal governo nel 2006 e arenatasi da quella data.

L'IDEA - Il piano è stato illustrato dal sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino e dovrà essere presentato all'Esecutivo e al parlamento entro novembre. Come già sottolineato in precedenza lo stesso Giachino considera "persa la prima fase della globalizzazione". "Motivo per cui dobbiamo prepararci per vincere la seconda fase, per crescere di più. Per farlo abbiamo bisogno di puntare sul manifatturiero, sulla ricerca, sul turismo, ma soprattutto di infrastrutture e logistica".

PERSA COMPETITIVITA' - "Il bilancio di settore per ora non è rassicurante", giudica Rocco Giordano, coordinatore e presidente del comitato scientifico che sovrintende alla definizione del nuovo piano della logistica. "In termini di competitività solo nello spazio di due anni - considera il professore - siamo passati dal 53esimo al 62esimo posto. Per tornare ad essere competitivi occorre recuperare tempo nelle procedure di import ed export, più efficienza nei tempi di spedizione, più flessibilità di gestione della capacità esistente, intervenire sui costi".

IL TEMPO FA LA DIFFERENZA SUI PREZZI - Il piano appare più che mai necessario anche per far fronte a un mutato quadro economico ("l'economia europea oggi viaggia a doppia velocità - spiega Giordano -. L'Italia è inserita in questo contesto e cerca di capire come attrarre una quota importante dei traffici che le passano vicino") e industriale ("non siamo più un paese trasformatore, ma assemblatore"). "E' cambiata anche la stessa logistica - ha evidenziato il presidente del comitato scientifico - i trasporti oggi non vanno più letti in termini di distanza, ma di tempo, e ciò fa la differenza sui prezzi".

PIACENZA CABINA DI REGIA CON GENOVA - Particolare riguardo è stato posto all'autotrasporto, "settore fondamentale della nostra economia - ha spiegato il professore - che sposta il 90 per cento delle merci del Paese". Mentre dal Governo centrale si dà forma alla bozza del documento, la Provincia piacentina già si attrezza e gli assessori Barbieri e Passoni incontreranno a breve il collega in Regione Alfredo Peri. "Siamo interessati - spiega Barbieri - a seguire passo passo il tema della logistica nel nostro territorio e a istituire una cabina di regia che possa farci contare di più nel quadro italiano e non solo. La nostra intenzione è adottare politiche incisive, che partano da un coordinamento e che seguano una linea e una strategia. La collocazione geografica di Piacenza ci porta a individuare nel retroporto di Genova lo spazio su cui sviluppare, anche come accesso al mare, la vocazione di Piacenza, in una logica di territori integrati. Fino ad oggi abbiamo assistito solo alle localizzazioni di capannoni, avulse da ogni progettualità e da un definito piano industriale. Ma ora, come Provincia, intendiamo giocare un ruolo attivo".

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