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Welcome day: l'Università Cattolica si apre alla matricole

L'Università Cattolica del Sacro Cuore ha previsto una figura, quella del Tutor di Gruppo, di raccordo tra studenti e docenti. Le informazioni

Il passaggio dalla scuola all’Università diventa tangibile: oggi è il giorno delle matricole. Tanti ragazzi, a pochi mesi dalla tanto temuta “notte prima degli esami”, si preparano ad affrontare una nuova sfida, quella decisiva per il loro futuro, quella accademica.

L’Università Cattolica del Sacro Cuore ha previsto una figura, quella del Tutor di Gruppo, di raccordo tra studenti e docenti. Ad illustrare le caratteristica di questo importante ruolo è Giovanni Ripa, Tutor nel Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza e in quello Triennale Interclasse in Diritto ed Economia delle Banche e dei Mercati finanziari: «L’obiettivo è quello di accogliere lo studente all’inizio della carriera universitaria e dare spiegazioni sul piano di studi: con l’immatricolazione lo studente modifica in modo drastico il proprio modus vivendi. Solo una persona che ha fatto lo stesso percorso che stanno per compiere le matricole può capirle e comprenderle. Avendo già vissuto quello che stanno per vivere, il Tutor di gruppo può dare dei consigli, delle opinioni, fornire degli accorgimenti che nessun’altra persona è in grado di dare con la stessa efficacia».

Una curiosità: la domanda più gettonata da parte delle matricole? Ripa non ha dubbi: «Sicuramente la metodologia di studio. Partirò subito da una necessaria e essenziale premessa: non esiste un metodo universale di studio. Alcuni leggono e memorizzano subito, altri ripetono, altri ancora si basano su schemi sintetici e altri riassumo analiticamente. Il fulcro di tutto è, a mio parere, arrivare all’esame pronti, consci di aver padronanza della materia e senza ansia. Consiglierò di prepararsi subito, di studiare gli appunti, di frequentare le lezioni e di confrontarsi, da subito, con gli esami previsti a gennaio».

Come si affronta il giorno prima dell’esame? Ripa risponde con sicurezza: «Bisogna fare un check-up della propria preparazione, autovalutarsi e capirsi: analizzare il proprio livello e poi decidere se sostenere l’esame, solo in questo modo si raggiunge l’eccellenza».

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