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Economia

«Negli ultimi vent’anni è mancata governance nella logistica»

Convegno Cisl per un “nuovo corso” della logistica piacentina . Il sindacato chiede più impulso sul trasporto su ferro per diminuire l'impatto ambientale

Promesse e regole vanno rispettate sempre, a tutela delle lavoratrici e dei  lavoratori, che non devono mai pagare per le colpe di altri, e poi si tratta di promuovere la sostenibilità ambientale e le relazioni con il tessuto produttivo del territorio piacentino e con la comunità che lo abita: queste le principali sollecitazioni che la Cisl Parma Piacenza ha espresso durante il convegno sulla logistica che si è svolto oggi a Piacenza Expo. Ha partecipato all’incontro, intitolato, appunto “E-commerce e logistica”, il sindaco di Piacenza e presidente della provincia, Patrizia Barbieri, intervenendo con una propria relazione, apprezzata perché capace di prefigurare un cambio di passo per il governo della logistica piacentina, in particolare quella basata nel capoluogo. Gli altri relatori al convegno sono stati Davide Guarini, Segretario Generale Nazionale Fisascat Cisl, Salvatore Pellecchia, Segretario Generale Nazionale Fit Cisl, Francesco Milza, Presidente Confcooperative Emilia Romagna, Paolo Rizzi, Direttore Laboratorio Economia Locale dell’Università Cattolica di Piacenza, Giuseppe Occidente, Segretario Generale Assoespressi, l’associazione nazionale dei corrieri.

Michele Vaghini, in qualità di segretario generale Cisl Parma Piacenza, non ha nascosto forte preoccupazione per l’esito della vertenza Fedex, che esprime, in modo emblematico e molto doloroso per il grande numero di famiglie di lavoratori coinvolte, il malessere di un comparto importante per l’economia locale. Un comparto che è molto cresciuto, e in realtà forse destinato a svilupparsi ancora nel territorio piacentino, a causa dello diffusione dell’e-commerce, cioè il commercio elettronico, spinto durante la pandemia dagli acquisto di beni su internet. «Nella provincia di Piacenza, ha ricordato Vaghini, gli insediamenti logistici superano i 5 milioni di metri quadrati. Abbiamo il Logistic Park di Castel San Giovanni dove spicca la presenza di Amazon, il Magna Park di Monticelli d’ Ongina, il Polo di Le Mose a Piacenza dove spicca la presenza di Ikea e di Unieuro, (quest’ultima dal 2014 dopo l’acquisizione di SGM ha trasferito tutte le attività logistiche da Forlì a Piacenza) e gli insediamenti di Pontenure e del distretto Fiorenzuola-Cortemaggiore; complessivamente gli occupati sono circa 10.000 di cui più del 70% sono lavoratori somministrati o soci, o dipendenti di cooperative o di società esterne con mansioni di facchinaggio».

Fortunatamente, il caso Fedex, determinato da una serie evidente di mancanze, a partire da quelle ascrivibili alla proprietà e ai suoi manager, ma anche a causa di una conflittualità, a volte, oltre i limiti, non è la sintesi del comparto, che ha, invece, nel complesso, prospettive di orientamento alla qualità, capaci di garantire il “buon lavoro” che il sindacato Cisl vuole sia conquistato. «Lo diciamo senza tanti giri di parole, ha chiarito Michele Vaghini: la percezione che negli ultimi 20 anni sia mancata la governance di questo settore ce l’abbiamo». Si tratta quindi di introdurre dei cambiamenti. Da non dimenticare l'impulso da dare al trasporto su ferro (ferroviario) e non su gomma per diminuire l'impatto ambientale. Gran parte del convegno è stato quindi dedicato a condividere proposte per aumentare il controllo e migliorare la gestione delle zone in cui si trovano i capannoni della logistica piacentina, mettendo quella del capoluogo in particolare al centro della riflessione comune.

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