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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Nucleare, nascerà un coordinamento contro il ritorno a Caorso

Un comitato o un coordinamento di cittadini contro il possibile ritorno di un impianto nucleare a Caorso. E' promosso da Marco Natali di Legambiente, e verrà creato nelle prossime settimane. Obbiettivo: informare i cittadini «degli svantaggi dell'energia dell'atomo». «Tecnologia obsoleta e non sostenibile, la gente deve sapere», spiega Natali

La riunione dell'altra sera in circoscrizione 3
Un comitato o un coordinamento di cittadini contro il ritorno del nucleare a Caorso. Verrà creato nelle prossime settimane. E' questo quanto annunciato da Marco Natali, esponente di Legambiente, nel corso di una riunione aperta a tutti l'altra sera in Circoscrizione 3. Il sodalizio - le cui modalità di formazione sono ancora al vaglio - porterà nei paesi della provincia incontri, confronti e momenti di discussione sul tema dell'energia dell'atomo.

COSTI INSOSTENIBILI - «Vogliamo far capire alle persone che il nucleare non è così conveniente come viene dipinto - sostiene Natali -: per fare 4 centrali dovrebbero essere spesi dai 25 ai 30 miliardi di euro. Una cifra enorme, che non potrà essere appianata dal ricavo del consumo elettrico, davvero in piccola parte rispetto al gas. E' una spesa insostenibile».

PROBLEMA AMBIENTALE - A ciò, prosegue Natali, si aggiungono le questioni ambientali. «Non è ancora stato risolto il nodo delle scorie; anche l'uranio non è un minerale rinnovabile, e ci saranno costi sempre più alti per l'accapparramento di questa risorsa». «Senza dimenticare - prosegue l'esponente di Legambiente - che il nucleare produrrà tra il 6 e il 9% dell'insieme dell'energia elettrica, che è il 25% del totale: un'inezia rispetto alla produzione di gas». Il lungo percorso, prima che il governo si pronunci definitivamente, è appena iniziato.




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