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Economia

Obbligo di green pass sul lavoro e disponibilità tamponi, Ugl chiede al prefetto un tavolo di confronto

«La circostanza che i lavoratori non vaccinati facciano fatica a fare i tamponi per avere il green pass va scongiurata in ogni modo» sottolinea la sezione locale del sindacato

Green pass sul lavoro e disponibilità tamponi, Ugl Piacenza chiede alla prefettura un tavolo di confronto urgente. «A pochi giorni dall’obbligo del certificato verde per accedere ai posti di lavoro - riporta la nota stampa del sindacato - in assenza del quale, è impedito l’esercizio di un diritto fondamentale: lavorare, riteniamo che vi sia la seria possibilità che i lavoratori necessitanti dei tamponi per avere il green pass, non possano contare su una capillare ed efficiente offerta di tamponi sul territorio. A tal uopo abbiamo inviato una richiesta al Prefetto di Piacenza per un tavolo di confronto urgente sul tema».

«La posizione di Ugl in merito al green pass è chiara e nota ma vale la pena ribadirla esattamente con le determinazioni assunte dalla Segreteria Confederale: Ugl è favorevole alla campagna vaccinale come strumento di riduzione del rischio di propagazione e contagio del virus e dei conseguenti effetti letali. Ugl si fa promotrice, presso le istituzioni preposte, Centrali e Periferiche, per un’attività di sensibilizzazione e di corretta informazione sull’uso del vaccino. Ugl ritiene inaccettabile che il green pass possa creare situazioni avverse nei confronti dei lavoratori che ne fossero sprovvisti. Ugl s’impegna, pertanto, a una campagna di richiesta di tamponi gratuiti, che se non concessi, attraverso una modifica legislativa, debbano trovare soluzione a livello aziendale, attraverso un confronto tra le parti datoriali e quelle sindacali».

«In questo momento - prosegue - ciò che maggiormente prema alla Unione Territoriale di Piacenza è rendere a noto ai lavoratori, qualunque sia la condizione individuale rispetto al green pass e tenendo conto che la nostra missione è non altro che il sindacato, che la porta della nostra sede è aperta e che la nostra azione avversa a qualunque discriminazione sarà sempre rivolta a favore del lavoro e del suo esercizio. La richiesta formulata alla Prefettura riteniamo che rivesta carattere di urgenza e sia fondamentale per prevenire disordini sociali (non serve indignarsi a posteriori!) considerando che l’esasperazione delle persone può sfociare in momenti di conflitto che, dopo 2 anni quasi di pandemia, nessuno dovrebbe auspicare, né favorire ma prevenire». «La circostanza che i lavoratori non vaccinati facciano fatica a fare i tamponi per avere il green pass (così come prevede la normativa) e per lavorare va scongiurata in ogni modo. Viceversa - conclude - va ritirata, modificata o adeguata la legge che impone il green pass per lavorare. Vorremo stilare con la supervisione della Prefettura l’elenco delle strutture dove poter fare i tamponi, gli orari, le modalità di accesso e tutto quanto possa risultare utile ai lavoratori. Restiamo in attesa di determinazioni della Prefettura».

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