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Economia

Parmigiani (Confagri) al summit internazionale su acqua e clima

Occorrono interventi incisivi per migliorare le infrastrutture, dal summit una nuova governance

L’imprenditrice agricola piacentina Giovanna Parmigiani, delegato di Giunta all’ambiente di Confagricoltura ha partecipato, il 25 ottobre, al Summit internazionale "Acqua e clima. I grandi fiumi del mondo si incontrano" svoltosi a Roma. “Abbiamo aderito all’Alleanza delle imprese e delle associazioni a difesa della risorsa acqua dal rischio climatico, promossa dal ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, perché crediamo sia inderogabile che istituzioni, associazioni ed imprese agiscano in modo coeso per fronteggiare situazioni critiche già in atto che hanno conseguenze enormi su territori, collettività ed aziende. I fiumi sono al centro della sfida climatica, ambientale e di sviluppo economico globale; c’è un filo conduttore che lega i fiumi più grandi con i corsi d’acqua più piccoli. Per tale motivo occorre mettere in atto tutte le possibili azioni per preservare questi preziosi ecosistemi favorendo la cooperazione su larga scala ed inserendo i cambiamenti climatici nelle strategie di governance”.  Questa la premessa di Parmigiani che avendo ben presente pure i problemi sul territorio (è membro di Consiglio di Confagricoltura Piacenza di cui è stata per due mandati vicepresidente) ha proseguito: “Anche in Italia si sta delineando una situazione meteo-climatica caratterizzata da una generalizzata diminuzione delle precipitazioni ma, al contempo, anche gravi fenomeni alluvionali: l’andamento meteorologico, legato al cambiamento climatico, oltre ai danni diretti alle persone e alle risorse ambientali (il 90% dei disastri naturali a livello globale è legato all’acqua), sta provocando nel Paese disagi a molti settori produttivi, a cominciare da quelli che, come l’agricoltura, maggiormente dipendono dall’utilizzo delle risorse idriche e irrigue. Occorrono interventi incisivi, sia dal lato ambientale per migliorare la sicurezza territoriale e sociale, sia dal lato economico per migliorare le infrastrutture soprattutto con nuovi invasi, e la funzionalità dei processi produttivi, con particolare riferimento all’uso efficiente delle risorse naturali”. Al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sono state affidate le conclusioni del summit. “Ho accolto con piacere l'invito del Ministro Galletti a intervenire alla sessione conclusiva di questo significativo incontro internazionale, che ha riunito - insieme a personalità di Governo ed esperti - anche le Autorità di bacino dei principali fiumi nel mondo, per affrontare un tema - quello del rapporto fra acqua e clima - sempre più importante per l'intera umanità. Nel ringraziarvi – ha proseguito il Presidente - per aver sviluppato un dibattito così interessante e articolato, vorrei sottolineare quanto sia sentita la necessità di dare spazio all'approfondimento di questi temi che, troppo spesso, taluno pensa di poter consegnare a un dibattito teorico, quasi astratto, mentre hanno, invece, un impatto di grande concretezza sulle condizioni di vita di gran parte della popolazione del pianeta”. Il summit ha sancito l’impegno di tutte le parti pubbliche e private nell’individuazione di nuovi strumenti di governance della gestione delle risorse idriche. In questa direzione, hanno concordato gli esperti intervenuti, occorre favorire la coerenza delle politiche adottando efficaci sistemi di coordinamento intersettoriale, in particolare tra le politiche per l’acqua e l’ambiente, la salute, l’energia, l’agricoltura, l’industria, la pianificazione territoriale e l'uso del suolo. “Confagricoltura – ha sottolineato Giovanna Parmigiani – è pronta a fare la sua parte, svolgendo un ruolo attivo e propositivo, sia a livello territoriale, soprattutto attraverso la partecipazione agli organi di consultazione previsti nei distretti idrografici, sia a livello nazionale con un sempre maggiore coinvolgimento nelle strategie e nelle decisioni da assumersi”. “Ringraziamo Giovanna Parmigiani -  commenta Filippo Gasparini, presidente di Confagricoltura Piacenza - per il lavoro svolto e per l’impegno. Con riferimento agli invasi, esigenza particolarmente sentita da alcune vallate piacentine, il tema è arrivato ad avere valenza nazionale.  In annate rarissime come questa, quando sono eccezionalmente vuote anche le dighe che ci sono, il dramma che ne consegue non fa che evidenziare il loro valore e la prosperità che grazie a queste infrastrutture è stata garantita al territorio per decenni”.

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