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Economia

Per Expo 2015 un ruolo di protagonista per il Centro scolastico agroalimentare

Incontro con ex allievi dell’Itas “Raineri” ed una lectio magistralis del professor Paolo Rizzi docente di Economia della Cattolica sul tema “Nutrire il pianeta”

Importante appuntamento per gli studenti delle ultime classi del Centro scolastico agroalimentare (Itas ed Alberghiero) in vista delle scelte che li attendono dopo il diploma: per loro la testimonianza di ex allievi dell’Itas inseriti a pieno titolo ed in diversificate attività nel mondo del lavoro, ed una lezione del prof. Paolo Rizzi docente di Economia alla Cattolica di Piacenza sul tema “Alimentare il pianeta”.

Argomento che sarà poi il leitmotiv di Expo 2015, appuntamento in vista del quale la scuola superiore piacentina si candida, per le proprie peculiarità didattiche- come ha evidenziato la dirigente M.Teresa Andena- ad essere punto di riferimento per gli istituti superiori piacentini.

“Un ruolo- ha sottolineato anche l’assessore provinciale all’Agricoltura Manuel Ghilardelli- “tagliato per l’Itas”, come per il nostro territorio, che deve porsi come esempio virtuoso di produzioni di eccellenza, cercando, con opportune azioni mirate, di attrarre qui i visitatori, per far conoscere in che modo e con quali attenzioni, vengano prodotte le eccellenze. Produzioni sostenibili che hanno bisogno d’acqua, bene fondamentale per il futuro, che deve avvalersi di tutte le tecnologie per evitare gli sprechi. Per ottenere tutto ciò bisogna fare cultura, informazione ed approfondire tutte le problematiche connesse”.

Rizzi ricordando il progressivo aumento della popolazione mondiale, ha rilevato come “il mondo stia cambiando le proprie “centralità”, con Cina, India, Russia e Brasile realtà emergenti, con Pil in costante crescita, ma redditi pro capite assai bassi, segno inequivocabile di grandi squilibri e la diseguaglianza crea molti problemi socio-economici e politici.

Quasi un miliardo di persone sono sottonutrite: le cause, più che da raccolti scarsi, derivano da istituzioni che non funzionano, mancanza di democrazia, prezzi delle derrate troppo elevati e sfruttamento delle risorse. A fronte di tutto ciò, nei paesi occidentali, si assiste ad elevati sprechi alimentari; si buttano dai 4,8 ai 13 Euro a famiglia. In Italia possiamo contare su una grande tradizione alimentare.

Piacenza ha una grande tradizione agricola, conta su un costante numero di addetti, presenta un valore aggiunto del 3% ed un settore agro-alimentare molto efficiente. In vista di Expo 2015 occorre saper attrarre e per questo è essenziale un efficace brand territoriale, anche con mirati eventi. I grandi simboli degli Expo poi rimangono, come è stato per il Crystall Palace di Londra, in occasione della 1° Esposizione universale o con la Tour Eifell a Parigi.

Per il 2015 sono previsti 21 milioni di visitatori di cui il 30% stranieri, 7000 eventi, 70.000 nuovi posti di lavoro; 14 miliardi di investimenti a fronte di 34 in benefici economici. Tutto questo però come ipotesi, con la concreta speranza che questi guadagni si concretizzino veramente. Piacenza che avrà come riferimento e simbolo il pomodoro, ha ottime possibilità di rilanciare il proprio territorio.

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