rotate-mobile
Venerdì, 29 Settembre 2023
Lo scontro in commissione

«Pc Expo vende fumo». «No, era un cadavere, oggi è una portaerei economica»

Botta e risposta tra Trespidi e Cavalli sulla situazione dell’ente fiere. Il consigliere: «Struttura debole, se il Comune chiude i rubinetti tutti a casa»

«È vero, io volevo continuare da solo alla guida di Piacenza Expo. Sono stati i soci, e non l'Amministrazione Tarasconi, a dirmi di rimanere. Tutti i soci, nessuno escluso, mi hanno telefonato. Ho accettato chiedendo però di non avere coinvolgimenti politici nel Cda. Infatti le due consigliere designate rappresentano il mondo economico». Giuseppe Cavalli, presidente di Piacenza Expo, si difende così dalle critiche di Massimo Trespidi (Civica Barbieri-Liberi) che più volte ha evidenziato, negli ultimi mesi, alcune dichiarazioni in apparente contrasto tra loro del numero 1 dell’ente fiere. Nominato ai tempi della Giunta Barbieri, è rimasto in sella anche con quella Tarasconi. Però da amministratore unico è stato affiancato da Erika Colla (Confindustria) e Elisabetta Montesissa (Coldiretti) in un Cda a tre, con la prima nel ruolo di vicepresidente.

In una seduta di commissione consiliare Cavalli si è confrontato con quei consiglieri che spesso lo punzecchiano per la gestione dell’ente fieristico locale, alle prese con conti economici traballanti (-445mila euro nel 2022 recita il bilancio).

«Nel 2017 ho preso in mano un “cadavere galleggiante” - ha spiegato Cavalli - ed è diventato una portaerei economica, una società con un "rischio 0". Ho cercato di lavorare sopra i preconcetti politici. L'obiettivo è rilanciare l'immagine della fiera, situata in un quartiere degradato, importante per l'economia piacentina». Il presidente ha ricordato alcuni interventi della sua gestione: «Abbiamo illuminato il padiglione centrale, rifatto l'impianto audio, l'aggiornamento tecnologico, ampliamento dell'area espositiva esterna, l'asfalto, le condotte idrauliche ed elettriche per Geofluid, Gis, Giornate del Calcestruzzo, la digitalizzazione della biglietteria, l’acquisto di fotovoltaico, i bagni per i padiglioni. Se non avessimo fatto questi interventi, la fiera avrebbe già chiuso». Ora vorrebbe ristrutturare i bagni più vecchi («dei quali mi vergogno») e procedere con il progetto di un nuovo padiglione, oltre alla realizzazione del nuovo parcheggio finanziato dal Comune con 300mila euro.

Più volte Massimo Trespidi ha attaccato la governance di Pc Expo. «Non ce l’ho con Cavalli personalmente. I problemi di Pc Expo nascono tempo fa - ha detto Trespidi - prima del suo arrivo. Con bilanci che si alternano tra positivi e negativi non c'è possibilità di crescita, c'è debolezza strutturale. Se il Comune chiudesse il rubinetto, la fiera chiuderebbe. Non ha costruito negli anni una sua autonomia, in grado di camminare con le proprie gambe. L'ente galleggia, grazie a due aumenti di capitale, nel 2016 e 2021. Noi ci abbiamo messo 1,5 mln di euro, avremmo potuto costruirci un asilo nido».

Gianluca Ceccarelli (Piacenza Oltre) e Filiberto Putzu (Liberali) hanno sottolineato la necessità di raggiungere un’autonomia finanziaria da parte dell’ente fieristico. «Alcuni investimenti – ha aggiunto Caterina Pagani (Pc Oltre) - ci sembrano più un rimedio alla cattiva manutenzione della struttura. Stiamo rincorrendo le emergenze». «Perché questo comune - ha osservato l’ex sindaco Patrizia Barbieri - deve ancora mettere 300mila euro per un parcheggio. Non ne vedo una ragione».

Trespidi ci è andato ancora giù pesante, evidenziando una sua battaglia: i soldi dei due aumenti di capitale non sono stati usati per investimenti, ma per ripianare i bilanci e sostenere le spese di gestione. «Dopo due mesi del nuovo Cda – ha tuonato Trespidi - non sono ancora pronte le deleghe per le due consigliere. I soldi per costruire un nuovo padiglione c'erano già nel 2021. Perché non è ancora stato fatto? Quei soldi il Comune li ha messi sul piatto con l'aumento di capitale, proseguendo con i suoi consueti contributi annuali. Sono capace anche io di fare impresa così. Se chiudiamo il rubinetto voi andate a casa. Non venite qui a vendere del fumo».

Anche il vicesindaco Marco Perini è intervenuto nel dibattito. «Sono stati i soci a scegliere questo assetto del Cda, per cercare di coinvolgere tutti. La fragilità di Piacenza Expo durante la pandemia ha fatto attendere gli investimenti da parte della società, mi sembra normale. Ora il programma va portato a termine, bisogna avere coraggio. Il parcheggio da 300mila euro è stato finanziato da parte nostra perché l'area è di nostra proprietà».

Pc Expo-2

2-106

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Pc Expo vende fumo». «No, era un cadavere, oggi è una portaerei economica»

IlPiacenza è in caricamento