«Pianello Valtidone Città del vino: a confronto sul futuro del settore»
La relazione dell'agronomo Paolo Jacopini sul convegno Alsaf
Pianello Val Tidone ha confermato il nome di Città del Vino, in occasione del Convegno di studio su “ La viti-vinicoltura italiana nel mondo globalizzato “ organizzato da ALSAF di Piacenza in collaborazione con il Comune di Pianello Val Tidone. Al Convegno hanno partecipato oltre a tecnici del settore ed agronomi, numerosi allievi di 2 classi dell’ ITA – ALBERGHIERO G. Raineri – G. Marcora di Piacenza e della Sede di Castel San Giovanni, accompagnati dai relativi docenti.
I lavori del Convegno che si sono svolti nel Teatro Comunale e l’ argomento trattato, che segue ad un precedente incontro dal tema,” Vino buono – Alcol cattivo “ svolto il 20/05/ 11, rientra nel quadro del programma annuale di iniziative della Associazione Laureati in Scienze Agrarie e Forestali, che raggruppa i laureati in queste discipline e ne cura l’ aggiornamento dal punto di vista culturale e professionale.
Dopo le espressioni di benvenuto ai partecipanti da parte del Presidente ALSAF Professore Giuseppe Bertoni il Sindaco di Pianello V. Tidone Dottore Commercialista Giampaolo Fornasari ha fatto il punto sull’ importanza della viticoltura in Val Tidone e sulle iniziative in atto, da parte della Cantina Val Tidone, della quale Fornasari è Presidente, per migliorare il valore dell’ uva conferita, e adeguarsi a livelli remunerativi per i produttori. Per raggiungere questi obiettivi è indispensabile un processo di cambiamento che deve passare anche attraverso la ricerca,
E’ stata poi la volta poi del Professore Stefano Poni, titolare del Dipartimento di scienze delle produzioni vegetali della Facoltà di Agraria che ha svolto il tema dei “ Cambiamenti climatici e nuove sfide per la viticoltura italiana “ evidenziando come l’aumento delle temperature ha influito su importanti indici di maturazione, aumentando il grado zuccherino dell’ uve e riducendone il tenore in acidità, con negative conseguenze sulle caratteristiche del vino prodotto. Il relatore ha proposto nuove tecniche di defogliazione, per prolungare differire nel tempo, il processo di maturazione e difendere l’ uva dalla insolazione, quali accorgimenti per contenere in limiti normali grado zuccherino e acidità.
Con uve supermature e disidratate, per influenza dell’ aumento delle temperature, ed in presenza di aumento del titolo zuccherino, occorrono tecniche di vinificazione innovative messe a punto dall’ Istituto di Enologia e ingegneria agro – alimentare della Facoltà di Agaria di Piacenza ed illustrate dalla Professoressa Milena Lambri dello stesso Istituto. Queste, mediante procedimenti alla portata di tutti, ma condotti con attenzione, influiscono sulla fermentazione e mirano a contenere grado alcolico e tenore in acidità, entro valori di vini di qualità e durevoli.
E’ stata poi la volta del Dottore Agronomo Roberto Miravalle, Presidente del Consorzio dei Vini DOC Piacentini, che si è soffermato sull’ insieme di procedure, complesse e contraddittorie, a monte della regolamentazione del settore viti- vinicolo. Il settore esige un miglioramento della qualità, maggiore flessibilità nella gestione dei disciplinari, che devono anche essere ammodernati in tempi rapidi, rimozione dei paletti che, altrimenti ne ostacolano la corretta applicazione.
Ha fatto seguito la trattazione degli interventi programmati con l’ intervento del Dottore Agronomo Paolo Iacopini che ha svolto il tema della “ Realtà della viticoltura Piacentina “ soffermandosi sinteticamente sulle DOC, IGT che ne caratterizzano la produzione, stimata pari a circa in 308.000 ed ha indicato, nella aggregazione dei produttori, nelle azioni promozionali e nella programmazione di piani di miglioramento le strategie alle quali ricorrere per la valorizzazione dei Vini piacentini.
E’ stata la volta poi del Professore Marco Francolini Direttore di Sede dell’ ITAS di Castel San Giovanni che ha illustrato il tema “ Scelta varietale fra tradizione e innovazione “ soffermandosi sul cambiamento climatico e la conseguente sulla possibilità di portare la coltura della vite oltre i limiti tradizionali, sulla innovazione in campo viticolo che grazie all’ ingegneria genetica ha individuato vitigni che resistono alle comuni fitopatie e richiedono meno trattamenti.
Il Dottore Corrado Rossi, in qualità di produttore, svolgendo il tema “ Esperienze ed attualità di un viticoltore “ ha riferito su problemi tecnici legati al sistema dell’ allevamento della vite a “ Cortina “
Al termine dello svolgimento delle relazioni e degli interventi ha fatto seguito il dibattito con richieste di chiarimenti da parte di tecnici presenti, alle quali i relatori hanno risposto in modo esauriente
Nelle conclusioni del riuscito Convegno il Presidente ALSAF Professore Giuseppe Bertoni ha ribadito il concetto della indispensabilità di adeguarsi alle nuove conoscenze, per raggiungere, anche nel settore vitivinicolo soluzioni viste all’ interno della sostenibilità tecnica, economica, etico- sociale, con attenzione a chi lavora e ai consumatori.
dott. Agronomo Paolo Jacopini