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Economia

Piano territoriale di area vasta, al via la fase di consultazione con gli attori del territorio

La fase preliminare è incentrata sulla consultazione e partecipazione degli attori del territorio, dai comuni agli stakeholders, che tra giugno e settembre si confronteranno sugli obiettivi e sulle azioni di Piano

È formalmente iniziato giovedì 27 maggio, in via telematica, il percorso di consultazione preliminare del Piano Territoriale di Area Vasta di Piacenza, il nuovo Piano Territoriale Provinciale (previsto dall’art. 42 della nuova legge urbanistica regionale) che sostituirà in larga parte l’attuale Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale). Di natura tecnica, l’incontro di oggi - al quale hanno partecipato, insieme alla Provincia, diversi uffici regionali, Ausl, Arpae e tutte le autorità ambientali - è stato il primo della corposa serie di momenti di confronto previsti nell’iter di costruzione del nuovo Piano, che prevede vari passaggi tecnici e amministrativi. La fase preliminare è infatti incentrata sulla consultazione e partecipazione degli attori del territorio, dai Comuni a tutti gli stakeholders, che tra giugno e settembre si confronteranno sugli obiettivi e sulle azioni di Piano, sul quadro conoscitivo diagnostico di area vasta e sulla valutazione preliminare di sostenibilità. Del Ptav verrà fatta anche una dettagliata presentazione pubblica. Ad introdurre i lavori di questa mattina è stata la presidente della Provincia di Piacenza, Patrizia Barbieri: «Ho voluto essere presente - ha spiegato - in considerazione del rilievo che attribuisco al Piano e al percorso che stiamo avviando. Nonostante il Ptcp della Provincia di Piacenza sia un documento relativamente recente, in quanto radicalmente rinnovato nel 2010, l’amministrazione provinciale ha ritenuto importante avviare tempestivamente l’elaborazione del Ptav sulla base di due motivazioni: da un lato per disporre di uno strumento di pianificazione strategica aggiornato nei contenuti e centrato sui temi della sostenibilità, della resilienza e di una rinnovata concezione dello sviluppo, non solo alla luce dei nuovi contenuti normativi ma anche del nuovo scenario che ogni territorio si trova ad affrontare dopo la pandemia da Covid-19; dall’altro lato per fornire per tempo un quadro di riferimento aggiornato ed in linea con la nuova legge regionale - dal momento che quest’ultima assegna al piano provinciale un ruolo fondamentale di coordinamento della pianificazione comunale - ai comuni del nostro territorio, che stanno a loro volta elaborando i nuovi Pug». «Da questo punto di vista - ha aggiunto il presidente dell’Ente di corso Garibaldi - ricordo che, con una ventina di comuni del nostro territorio, è stato stipulato un accordo che prevede il supporto della provincia all’elaborazione del loro PUG, in particolare per quanto riguarda il quadro conoscitivo ed il sistema dei vincoli».

Ringraziando tutti i soggetti coinvolti, la presidente Barbieri ha concluso che «in questo contesto il Ptav potrà diventare uno strumento fondamentale di riflessione collettiva sul nostro futuro e rappresentare l’occasione per sviluppare un confronto partecipato e consapevole tra i nostri comuni, l’insieme degli attori locali e più in generale la nostra collettività». Il direttore generale della Provincia di Piacenza Vittorio Silva, responsabile dell’Ufficio di Piano, ha poi enucleato, con ampia documentazione tecnica, gli obiettivi del Ptav: «Il documento scommette su Piacenza come provincia inserita nel sistema Padano che punta a proporsi quale realtà attraente, valorizzando il proprio ruolo di territorio di snodo, con l’ambizione di raggiungere l’eccellenza. In questo senso vanno i cinque obiettivi del Piano: rendere il territorio più competitivo perché più sostenibile, resiliente e sicuro; disporre di una città a misura d’uomo, partendo dalla qualità dei centri urbani come tratto identitario e risorsa per lo sviluppo; puntare sulla varietà del territorio fra montagna, collina e pianura, valorizzando e integrando le diverse vocazioni; cogliere le opportunità della transizione digitale; dirigersi verso una mobilità efficiente, integrata e sicura». Davide Gerevini di Ambiter ha illustrato la valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale (Valsat) che accompagna l’iter fin dalle prime fasi: essa contiene, oltre alla definizione metodologica dell’intero processo di valutazione ambientale strategica, le analisi propedeutiche alla definizione dei contenuti di Piano e la valutazione preliminare degli stessi.

Alle relazioni tecniche sono seguiti gli interventi di Roberto Gabrielli (Servizio Pianificazione territoriale e urbanistica, dei trasporti e del paesaggio della Regione), Rosanna Zavattini (Servizio Valutazione Impatto E Promozione Sostenibilità Ambientale della Regione), Maria Teresa De Nardo (Servizio Geologico Sismico e dei Suoli della Regione), Barbara Fugazza (Provincia di Lodi), Paolo Rizzi (Università Cattolica), Barbara Nerozzi (Servizio pianificazione territoriale e urbanistica, dei trasporti e del paesaggio della Regione), Marco Nerieri (Servizio Pianificazione territoriale e urbanistica, dei trasporti e del paesaggio della Regione), Margherita Cantini (Arpae Emilia-Romagna), Alessandra Rampini (Ausl Piacenza) e Andrea Ruffini (Provincia di Parma), che hanno offerto diversi spunti in merito al lavoro da svolgere nei prossimi mesi.

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