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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

«Più che la fame, il problema di molti paesi africani è la malnutrizione»

Più che la fame il problema di numerosi paesi africani è la malnutrizione. Per fare il punto delle iniziative che sono state avviate da Auci, Ong attiva in Mozambico, ma anche in Congo, Kenya e Libano e per chiarire il ruolo che l’Università più rivestire per migliorare la situazione, si è svolto prezzo la Residenza Gasparini alla Cattolica di Piacenza, un Workshop dedicato a Ong e Università nella cooperazione allo sviluppo: prospettive di sinergie e multidisciplinarietà in Mozambico, un evento promosso dalla Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali in collaborazione con Associazione Universitaria Cooperazione Internazionale (Auci). Dopo il saluto di Marco Trevisan, preside della Facoltà, ha preso la parola Giuseppe Bertoni che da anni è coordinatore del Progetto Produzione di Cibo appropriato: sufficiente, sicuro, sostenibile che ha infatti ricordato come «il vero problema sia la malnutrizione, perché il cibo è prodotto in base alla produttività e gli alimenti più facili da coltivare sono gli amidacei, il rischio è quindi di sovrabbondanza e di obesità. La collaborazione con la Cattolica è iniziata con la Somalia ed ora prosegue - ha detto Bertoni - nell’ottica di creare condizioni perché l’Africa cresca autonomamente, ovvero “lavorare non per l’Africa, ma con l’Africa, con progetti importanti che lascino un segno tangibile per lungo tempo».

Con il coordinamento di Gianfranco Belgrano della rivista “Africa e Affari”, è seguito l’intervento di Giovanni Manganiello dell’Associazione Universitaria Cooperazione Internazionale – AUCI, mentre Alberto Danca Amministratore del Distretto di Namaacha-Mozambicom, ne ha tratteggiato il quadro socio-economico. Il settore agro-zootecnico del Distretto di Namaacha tra criticità e potenzialità di sviluppo: ne ha parlato Miguel Langa, direttore del Serviço Distrital Actividades Economicas de Namaacha (SDAEN), mentre delle sfide ed opportunità  del sistema agroalimentare mozambicano ha relazionato Carvalho Carlos Direttore tecnico della Direzione Agronomia e Risorse Naturali dell’Instituto Investigação Agrária Moçambique (IIAM). Ministero dell’Agricoltura e della sicurezza alimentare-Mozambico. 

Interventi umanitari AUCI in Mozambico nel settore sanitario, sviluppo rurale e di servizio civile: esperienza, sinergie, opportunità per i giovani e prospettive: ne ha relazionato Diego Casoni Responsabile progetti AUCI. E’ stato poi presentato il progetto agricolo in Mozambico “Sviluppo rurale nella comunità di Mafuiane con riabilitazione del sistema di irrigazione e con produzione agricola ecosostenibile degli orti familiari”. Quindi “sviluppi attuali e prospettive” con Domenico Porcelli (Capoprogetto AUCI in Mozambico) e André Ndereymana PhD, Università Cattolica del Sacro Cuore.

Sempre in mattinata la Storia e ruolo dell’associazione Regantes di Mafuiane con
Amone Sebastian Tivane, Presidente dell’Associazione “Regantes de Mafuiane”  e l’accompagnamento tecnico ai contadini nelle pratiche di miglioramento delle coltivazioni a cura di Beatriz Alberto Nhaulaho Agronoma dell’Instituto Investigação Agrária Moçambique Ministero dell’Agricoltura e della sicurezza alimentare.  Ha chiuso gli interventi Giuseppe Bertoni con la multidisciplinarità negli interventi di sviluppo rurale in paesi poveri. Il Modello del progetto C3S. Nel pomeriggio numerosi brevi interventi (Paolo Sckokai ed Andrea Minardi, Vincenzo Tabaglio. Roberto Cauda, Fabio Petroni, Viviana Campelli, Elena Passadori) e la discussione su proposte di sinergie progettuali ed operative.

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