rotate-mobile
Economia

«Prodotti di qualità ed educazione alimentare per prevenire malattie legate a errati stili di vita»

Vini, cereali biologici, aceto balsamico, linea latte e salumi e persino le Stelle di Natale: il Centro scolastico Agroalimentare ha presentato presso l'Itas Raineri, come di consueto ogni anno, i suoi gioielli, produzioni di elevata qualità prodotte presso l'azienda agraria della scuola e che vengono poi poste in vendita sul mercato per finanziarie l'attività della stessa azienda

Vini, cereali biologici, aceto balsamico, linea latte e salumi e persino le Stelle di Natale: il Centro scolastico Agroalimentare ha presentato presso l’Itas Raineri, come di consueto ogni anno, i suoi gioielli, produzioni di elevata qualità prodotte presso l’azienda agraria della scuola e che vengono poi poste in vendita sul mercato per finanziarie l’attività della stessa azienda.

Qui è veramente presente tutta la filiera dell’agro-alimentare, dai campi alla tavola perché grazie alla presenza dell’Istituto tecnico Agrario e dell’Alberghiero, questa scuola è divenuta veramente uno dei più importanti centri di riferimento del territorio, come hanno avuto modo di sottolineare sia l’assessore Paola Beltrani che il funzionario della Provincia Albino Libè che ha ricordato anche il progetto regionale di conservazione di antiche varietà autoctone che vedrà coinvoltà direttamente la scuola con “campi catalogo” dove saranno coltivate le varietà, ovvero ciliegie, meli, peri uva pesgana e cavolo bianco piacentino.

Al Raineri- Marcora- ha sottolineato la Dirigente scolastica Teresa Andena, si svolgono attività reali, imprenditoriali, ovvero l’applicazione pratica dei saperi appresi”, nel momento in cui il territorio chiede meno licei e più istituti tecnici.

Ma quest’anno c’è una importante novità: l’Alberghiero inizia un percorso di collaborazione con l’Asl di Piacenza ed in particolar modo con la dottoressa Mara Negrati, responsabile dell’unità operativa di Nutrizione Clinica. Nel suo intervento ha sottolineato come l’obesità (ma anche il sovrappeso) siano malattie croniche multifattoriale: a determinarla sicuramente ambiente e stile di vita rivestono un ruolo importante. L’alimentazione è in grado di modificare il profilo di rischio: il modello che ottiene i risultati migliori è la dieta mediterranea.

Studi condotti sulle popolazioni migranti hanno evidenziato che i livelli di incidenza di tumori  (in particolare alla mammella, colon-retto e prostata) subiscono un significativo incremento quando le popolazioni migrano da paesi a bassa incidenza verso paesi a elevata incidenza evidenziando – ha aggiunto Negrati – come lo stile di vita (alimentazione, attività fisica e fumo) sia la principale causa di tali patologie. Ci sono ormai troppe evidenze scientifiche a questo dato di fatto”.

A questo proposito ha poi ricordato che è stato avviato il progetto “Seta” in collaborazione tra il dipartimento di Oncologia e l’U.O. Nutrizione Clinica dell’Ausl per ridurre il rischio di recidive in donne che hanno avuto un tumore al seno aiutandole a correggere il proprio stile di vita. Per questo sono previsti stages in cucina presso l’Alberghiero affinché, con il contributo di studenti ed insegnanti, apprendano a cucinare in modo meno calorico, dando la preferenza alla dieta mediterranea che si è rivelata, senza ombra di dubbio, quella più adatta alla prevenzione delle malattie del ricambio ma anche di molte altre gravi patologie.

Dunque una scuola dinamica, aperta alle esperienze a 360° gradi in tutto il settore agro-alimentare, con studenti che hanno quindi la possibilità di impegnarsi nel settore a loro più gradito, con ottime possibilità di impiego ed una preparazione che li pone in grado di affrontare con profitto l’Università. Non a caso quella di Agraria, compiendo sessant’anni, ha preso ora il nome di facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali.

E venerdì prossimo, 29 novembre, altra ottima occasione per gli studenti: il prof. Massimo Montanari, docente dell’Univeristà di Bologna, “guru” dello storia dell’alimentazione, parlerà di quella tra le due guerre mondiali, una eccellente opportunità per comprendere che l’uomo (e quindi la sua storia) come già diceva Feuerbach, è ciò che mangia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Prodotti di qualità ed educazione alimentare per prevenire malattie legate a errati stili di vita»

IlPiacenza è in caricamento