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Economia

Proprietà fondiaria: "C'è preoccupazione per il Consorzio di Bonifica"

L'intervento della proprietà fondiaria di Piacenza a seguito delle elezioni del Consorzio di Bonifica

La situazione venutasi a creare nel Consorzio di bonifica di Piacenza preoccupa grandemente la Proprietà fondiaria piacentina. Le elezioni erano scontate nel risultato, si è data vita ad un Consiglio consortile senza confronto alcuno al suo interno, al di là di ogni pretesa in senso contrario che viene prospettata. La Proprietà fondiaria (così come altre categorie, sia diretto coltivatrice che affittuaria o imprenditoriale) non può non essere preoccupata dalla continua lievitazione dei costi consortili (che costituiscono un altro ”affitto”), specie in presenza di concorrenti spese non necessarie e, comunque, autoreferenziali. Ciò che si somma ad un’opera diseducativa nei confronti di scolaresche ed altre comunità, sostanzialmente ed indirettamente illuse che nessuno paghi le spese per questa opera che al Consorzio non compete, ma pagata dai contribuenti del Consorzio stesso, non si sa bene a favore di chi e dai contribuenti in genere, quando il Consorzio (come nella già gran parte dei casi avviene) spende soldi della Regione. La riconduzione ad equità, sia per gli immobili urbani che per i rustici, della contribuzione è un imperativo dal quale non si può assolutamente deflettere. Gli impegni presi, nelle elezioni consortili del precedente turno elettorale, da organizzazioni che hanno appoggiato, ed appoggiano anche ora, l’attuale conduzione, sono purtroppo stati disattesi. S’impone quindi un vero confronto, sia elettorale che in sede consigliare, che porti ad un rinnovamento dell’azione del Consorzio nel senso, oltre che dell’equità, in quello del risparmio e della diminuzione della contribuenza, invece negli ultimi anni continuamente aumentata. Per addivenire ad un Consiglio che rappresenti diverse esigenze e diversi obiettivi, il turno elettorale convocato non è stato di alcuna utilità e ha contribuito anzi ad allontanare l’obiettivo. Per questo soci e cittadini in genere (anch’essi interessati, da qualunque posizione, ad una conduzione non dispersiva di risorse) sono stati invitati dalla Proprietà fondiaria e dalla Confedilizia a disertare le urne (al di là del fatto che, comunque, i votanti aumentassero…) così da facilitare un prossimo rinnovamento dell’ente ed un nuovo turno elettorale. 

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