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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Quote latte solo a chi è in regola

A Piacenza non ci sono stati allevatori multati per aver prodotto più latte di quanto assegnato. E adesso, alla vigilia della ridistribuzione delle quote dopo l'innalzamento dei livelli da parte dell'UE, ecco al proposta di Coldiretti e degli associati. Solo chi è in regola, riceverà le nuove quote: i sacrifici vanno premiati

Luca Piacenza
Siglato a Bologna fra le associazioni di categoria un documento di proposta per la ridistribuzione delle quote latte fra gli allevatori. Per il direttore di Coldiretti Piacenza, Giovanni Roncalli, si tratta di una proposta intelligente: “La ripartizione delle nuove quote deve avvenire in un alveo di equità e di tutela nei confronti di chi fino ad oggi ha rispettato le regole e con senso di responsabilità ha pagato di tasca propria per fare investimenti e rientrare nei dettati della legge”.

Sulla ridistribuzione delle quote è stato raggiunto un accordo chiaro: i beneficiari dell'assegnazione delle nuove quote saranno esclusivamente coloro che siano in regola con i versamenti, che non abbiano venduto quote e continuato a produrre in esubero, che si impegnino a non cederle in futuro separatamente dall'azienda e rinuncino preliminarmente a qualunque tipo di contenzioso sulle quote latte con l'amministrazione pubblica.

Per il vicedirettore provinciale di Coldiretti, Luca Piacenza, vanno premiati i produttori che hanno rispettato la normativa comunitaria. Raggiunto al telefono, ha dichiarato che “il documento firmato a Bologna è una proposta al ministero, proprio perchè adesso è Roma che deve decidere sulla ridistribuzione delle quote latte italiane, dopo il rialzo deciso dalla UE”.
È assurdo che noi continuiamo a pagare multe o a spendere per metterci in regola e siamo importatori di latte

Luca Piacenza, qual è la vostra proposta sulla ridistribuzione delle quote?

L'Emilia Romagna ha fatto la sua proposta: dare le quote ai produttori che si sono comportati bene in questi anni: non producendo latte in sovrappiù e cercando di affittare o comprare le quote eccedenti senza essere multati. In regione, infatti, solo 70 produttori (l’1,6%) sono stati multati per aver superato la propria quota di produzione.

E per quanto riguarda Piacenza?

I produttori sono stati molto attenti. Quest'anno, secondo il nostro monitoraggio, ci sono state compensazioni fra i produttori stessi. Nessuno è andato in sovrapproduzione o è stato multato. Quindi, ben venga soprattutto su Piacenza, una distribuzione delle nuove quote basata sulla legalità perchè nel piacentino gli allevatori hanno (tranne rare eccezioni) fatto sempre sacrifici per rispettare le regole, spesso pagando di tasca propria per mettersi in regola con i tetti massimi stabiliti a livello comunitario. Il nuovo principio di distribuzione, dunque, premia il merito. Anche perchè c'è stata una sorta di cooperazione fra i vari imprenditori con le quote in affido per raggiungere gli obiettivi produttivi.

E sugli esuberi di quote latte, come vi siete accordati?

La nostra proposta sugli esuberi: rateizzare le multe non ancora pagate nell'arco di 20-25 anni, per far fronte ad un primato italiano non certo di eccellenza.

Un'altra palma nera al nostro Paese?

Nel 2007-2008 l'Italia ha avuto un surplus di produzione del 5,8% ed è stato il paese europeo con il maggior splafonamento. Il che non è certo un merito, dato che non siamo uno dei più grandi produttori e tra l'altro buona parte del latte lo importiamo. Grossi produttori come la Francia e il Regno Unito, pur essendo grandi produttori ed esportando il latte, non hanno neanche raggiunto la soglia massima delle quote assegnate loro dall'UE. E ovviamente, non pagano multe.


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