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Economia

Quote latte: gli allevatori protestano

Sit-in sulla Caorsana, questa mattina, per i produttori piacentini di latte. Non si può acquistare il diritto a produrre, indebitandosi. E poi le quote affossano il comparto. Per Francesconi (Pdl) l'aumento deciso dalla Ue premierà gli allevatori rispettosi della legge

Protesta questa mattina sulla Caorsana da parte degli allevatori piacentini che hanno organizzato un sit in con i trattori. Presenti per esprimere i dissenso sulle nuove quote latte: l'associazione produttori che ha organizzato l'evento, Confcooperative, Upa e Confederazione italiana agricoltori.

I manifestanti hanno dichiarato che le quote latte non fanno che affossare il settore e che non si può comprare il diritto di produrre, indebitandosi.

Per Luigi Francesconi (Pdl), l'accordo europeo che ha visto assegnare al nostro Paese un maggior quantitativo di quote latte è invece “un grande risultato per l’Italia”. Fino al 2010, il nostro paese potrà produrre il 6% in più delle quote latte.
  Le quote penalizzano il settore  

“L’accordo – ha proseguito Francesconi - ha consentito di fare giustizia rispetto ad una situazione che dal 1984 penalizza l’agricoltura italiana”.

Questo importante risultato, però, “deve essere un’occasione per premiare le aziende che in questi anni hanno pagato le ingenti multe ed hanno investito adattando le proprie strutture ai nuovi criteri europei piuttosto che acquistando quote da stalle dismesse” ha ribadito il rappresentante del Popolo delle Libertà.

Per chi protesta, multe. “E' venuto meno, infatti, il motivo della protesta portata avanti da questi produttori, il ritenere, cioè, che l’Italia avesse subito un torto da parte dell’Unione Europea a causa del numero troppo esiguo di quote assegnate, numero che, a seguito del presente accordo, è stato aumentato”, ha concluso Francesconi.
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