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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Rapporti sempre più stretti e dinamici tra Svizzera e imprenditori piacentini

"La Svizzera? Il sogno degli imprenditori italiani: opportunità, efficienza, chiarezza e semplicità normativa, pace sociale"

“La Svizzera? Il sogno degli imprenditori italiani: opportunità, efficienza, chiarezza e semplicità normativa, pace sociale”. Così, quasi per celia, ma senza allontanarsi troppo dalla realtà, l’ha definita Maria Angela Spezia, consigliere delegato all’internazionalizzazione di Confindustria Piacenza, che ha coordinato l’incontro, che si è volto nella sede dell’associazione in via 4 novembre, per esaminare le opportunità di mercato per i nostri imprenditori con il paese elvetico. Una riunione, promossa da Cepi (consorzio esportatori piacentini),BPER Banca e AEB Brokers,  cui hanno preso parte il Console svizzero a Milano Felix Baumann e il membro del Parlamento del Canton Ticino e vicedirettore della Camera di Commercio del Canton Ticino Marco Passalia. “Piacenza- ha esordito il Console- dista solo un’ora dal confine con la Svizzera; abbiamo una lingua ed, in parte, una storia comune, ma, nonostante la vicinanza, non ci conosciamo bene: ecco l’importanza di simili iniziative. L’internazionalizzazione delle imprese è un fattore chiave, ma non significa delocalizzazione. Ci sono 300mila cittadini italiani che vivono e lavorano qui, cui vanno aggiunti 70.000 frontalieri italiani. E’ il quinto mercato per l’export italiano, più che Russia e Cina unite; ogni svizzero consuma ogni anno 2.300 euro di prodotti italiani.

Il tasso di disoccupazione supera di poco il 3%,  il debito pubblico è estremamente basso, l’innovazione, la tecnologia sono il nostro businnes; c’è totale apertura verso i mercati esteri, ottima la scuola e la sanità, tasse molto competitive e stabilità politica. I tetti recentemente all’immigrazione e sottoposti a referendum (numerosissimi, segno di una forte democrazia partecipata), saranno normati in modo da non contrastare con la Ue, motivando di più sul lavoro, con le aziende che informano gli uffici di collocamento per dare vantaggi ai disoccupati e con misura temporanee di settore. La tassazione è equa, semplice ed intelligente, il mercato del lavoro liberale, con collaborazione tra le parti sociali ed una formazione permanente, anche in azienda dopo la scuola. Per questo le opportunità di scambio possono essere favorevoli anche per i giovani. Il rapporto tra cittadino ed autorità è sempre collaborativo, mai vessatorio.

La realizzazione del tunnel del Sempione e del Gottardo, significano, per il commercio, mobilità, sicurezza, affidabilità e confort, una rete logistica e contatti rapidi tra i porti liguri ed il Nord-Ovest italiano. Insomma grandi opportunità con contatti sempre più stretti e fitti tra i due paesi”. “Gli accordi di libero scambio- ha puntualizzato Passalia- sono dinamici, abbiamo molte banche con competenze specifiche nel trade finance, assicurazioni private e servizi, studi legali, esperti fiscali, una legge sulle dogane efficiente e flessibile. Tutte prerogative, unitamente alla nostra neutralità, favorevoli al commercio (per esempio con la Russia, dove vengono esportati prodotti dell’agro-alimentare, vietati all’Italia causa l’embargo Ue). Esistono comunque- ha precisato- regole che vanno osservate, ma i dazi sono assai favorevoli”. L’avv. Fabio Torello ha chiarito che “la Svizzera non è un paradiso fiscale e nemmeno un paese in cui tutto è fattibile. E’ costosa, ha regole chiare che vanno rispettate e per approcciarsi al mercato elvetico quale piattaforma d’internazionalizzazione di un’attività industriale, bisogna conoscere alcuni aspetti giuridico- legali: strutture societarie, diritto del lavoro, relazioni con l’amministrazione pubblica, particolarità giuridiche dei trattati bilaterali”. In seguito Antonio Capecchi partner A.E.B brokers- Divisione credito ha affrontato gli aspetti relativi all’assicurazione del credito, mentre Nicholas Eyre (Swiss Marine Underwriten and distribution manager Italy and Swiss C.N.A insurance), ha parlato del trasporto e delle spedizioni verso la Svizzera. Ha chiuso la testimonianza di Stefania Padoan, CEO Padoan Swiss SA che rappresenta un esempio concreto di azienda inseditasi in Svizzera e punto di riferimento per altre realtà imprenditoriali che hanno scelto questo paese quale piattaforma per l’internazionalizzazione.

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