rotate-mobile
Economia

Ristoratori in piazza contro le restrizioni: «Gli imprenditori sono stanchi e finiti»

A Parma anche una rappresentanza piacentina alla protesta regionale della Fiepet Confesercenti. «Ormai non abbiamo più fiato per far capire che siamo estenuati. Adesso ci stanno dicendo che riapriremo a luglio con limitazioni di orari»

“Non siamo fantasmi”: con questo slogan si è svolta oggi in piazza Garibaldi a Parma, la manifestazione organizzata da Fiepet Confesercenti Emilia-Romagna che ha visto numerosissimi imprenditori di bar, ristoranti e di tutta la filiera ho.re.ca. (Hotellerie, Restaurant, Catering), provenienti dalle diverse località della regione – anche Piacenza - per chiedere al Governo e alle Istituzioni pubbliche interventi immediati per la ripresa delle attività colpite dai provvedimenti restrittivi dovuti alla diffusione del Covid-19 e di correzione alle misure ipotizzate nel nuovo decreto.

Le restrizioni del nuovo decreto, in particolare, sono state oggetto di forte critica in quanto, sotto un falso slogan di riapertura delle attività del settore, in realtà costringono alla chiusura oltre la metà delle imprese della regione che non è in grado di avere spazi esterni per il servizio. Anche per i rimanenti, peraltro, si rischiano di avere serie problematiche, in quanto gli spazi all’aperto valgono, in media, appena il 20% della capienza complessiva dei locali.

L’associazione di categoria chiede inoltre: sostegni congrui per coprire i costi aziendali e la perdita del fatturato per tutto il periodo dello stato d’emergenza; la moratoria sui muti almeno fino a tutto il 2021; il credito d’imposta per la riduzione dei canoni d’affitto per tutto il 2021; l’esenzione della Tari fino alla fine di quest’anno; la liquidità per le imprese a tasso zero garantito dallo Stato; la revisione del sistema fiscale che riduca il peso delle imposte e tasse per i prossimi tre anni; interventi per la riduzione del costo del lavoro e per renderlo più flessibile; la sospensione del requisito del Durc per l’accesso a qualsiasi tipo di finanziamento pubblico.

Altrettanto urgente è per Fiepet-Confesercenti E.R. l’accelerazione della campagna vaccinale e, alla luce del Protocollo sottoscritto a livello nazionale, test rapidi gratuiti e un canale prioritario per la vaccinazione degli addetti del settore.

Il presidente di Fiepet-Confesercenti E.R. Massimo Zucchini, a margine della conferenza stampa che si è svolta nel corso della manifestazione, ha così dichiarato: «Ormai non abbiamo più fiato per far capire che siamo estenuati. Adesso ci stanno dicendo che riapriremo a luglio con limitazioni di orari. E fino all’ora solo all’aperto anche se la situazione sanitaria migliora, ed ad altre attività è consentito aprire quasi normalmente. Di fatto questo significa non lavorare!  Se non si prendono provvedimenti, si rischia che la metà delle attività avrà le saracinesche abbassate. Per cui chiediamo con forza di metterci in condizione di riaprire con tutti gli standard per garantire la sicurezza dei nostri locali. La nostra associazione non si fermerà fino a quando non saremo ascoltati: lo facciamo per salvaguardare gli imprenditori, i nostri lavoratori e il servizio per i clienti».

Sul palco della manifestazione, oltre alle diverse testimonianze degli imprenditori di bar, ristoranti e di tutta la filiera ho.re.ca., è intervenuto il sindaco di Parma Federico Pizzarotti. «Come sindaci stiamo cercando di fare la nostra parte, dando risposte concrete. Abbiamo semplificato le procedure per i dehors, sicuramente la Cosap (Canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche) sarà gratuita, indipendentemente dalle decisioni del Governo. Faremo un nuovo bando per gli sgravi fiscali. La pandemia ci ha fatto scomporre la vita di tutti i giorni, l'aperitivo e il caffè sono momenti importanti di comunità e socialità e ne abbiamo capito l'importanza. Sono convinto che il tema delle chiusure alle ore 22 potevano scriverlo meglio, ma è evidente che lo cambieranno appena le condizioni saranno possibili».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ristoratori in piazza contro le restrizioni: «Gli imprenditori sono stanchi e finiti»

IlPiacenza è in caricamento