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Economia

Ristori, dalla Regione 190mila euro per le piscine di 19 comuni piacentini

Minimo 6mila 674 euro a impianto comunale, a Piacenza 36mila707 euro. L’elenco dei ristori per comune

Piscine comunali, dalla Regione ristori per 190mila euro destinati a 19 comuni del territorio piacentino. Nell’ultima seduta, la Giunta regionale ha approvato la graduatoria del bando per il trasferimento dei fondi relativi a 147 piscine comunali dell’Emilia-Romagna, inattive o soggette a restrizioni a causa delle misure sanitarie legate al Covid-19. Ristori per complessivi 1,5 milioni di euro che la delibera destina a 117 Comuni e da questi assegnati ai gestori degli impianti - in gran maggioranza soggetti privati e associazioni, nel resto dei casi gli stessi enti locali - che in questo durissimo periodo hanno dovuto sostenere le spese di gestione delle piscine. Già avviato l’iter per l’impegno finanziario a favore di ciascun beneficiario. Minimo 6.674 euro a impianto, con cifre che salgono a seconda della tipologia, a partire dal numero di vasche e della classificazione (olimpionica o meno).

Ecco i contributi per comune nel Piacentino: Coli 13.348 euro, Travo 6.674 euro, Pianello Val Tidone 6.674 euro, Calendasco 6.674 euro, Sarmato 6.674 euro, Lugagnano val d'Arda 6.674 euro, Vigolzone 13.348 euro, Gragnano Trebbiense 6.674 euro, Ponte dell'Olio 6.674 euro, San Giorgio Piacentino 6.674 euro, Cadeo 6.674 euro, Pontenure 6.674 euro, Borgonovo Val Tidone 6.674 euro, Podenzano 6.674 euro, Ferriere 6.674 euro, Castel San Giovanni 13.348 euro, Fiorenzuola d'Arda 13.348 euro, Piacenza 36.707 euro, Caorso 13.348 euro.

Per quanto riguarda i contributi per ciascuna provincia, in quella di Bologna sono stati assegnati alle piscine di 23 Comuni 364 mila euro, a Forlì-Cesena 122 mila euro (11 Comuni), a Ferrara 97 mila euro (5 Comuni), a Modena 194 mila euro (16 Comuni), a Piacenza 190 mila euro (19 Comuni), a Parma 199 mila euro (14 Comuni), a Ravenna 100 mila euro (9 Comuni), a Reggio Emilia 179 mila euro (14 Comuni) e a Rimini 57 mila euro (6 Comuni).

«In attesa delle prossime riaperture - afferma Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna - abbiamo voluto sostenere i gestori delle piscine, in difficoltà per lo stato di emergenza. Queste chiusure hanno creato una situazione critica non solo per il blocco dei servizi a migliaia di utenti, ma anche per le esposizioni finanziarie che i gestori stessi hanno dovuto sopportare a fronte di spese necessarie per garantire comunque il buon funzionamento degli impianti. Il nostro impegno per lo sport non si ferma alla stagione di grandi eventi in Emilia-Romagna, lavoriamo perché la pratica sportiva di base sia un diritto per tutti». La suddivisione delle risorse finanziarie ai singoli Comuni  - come sottolinea la Regione - varia appunto a seconda della tipologia dell’impianto, ovvero se presenti una o più vasche allo scoperto e/o anche al coperto, e se queste siano olimpioniche. L’impegno - si legge nella nota - è volto a far sì che non si vanifichi uno degli obiettivi fondamentali del Piano regionale dello Sport, cioè l’incremento della pratica motoria e sportiva e la lotta contro la sedentarietà, in particolare per le fasce d’età più giovani. Il provvedimento adottato dalla Regione, sotto il coordinamento di Gianmaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Giunta, si aggiunge ad altri già adottati, come l’intervento per sostenere, con uno stanziamento di 3 milioni di euro, le spese di iscrizione dei giovani a corsi, attività e campionati organizzati da associazioni e società sportive dilettantistiche, attraverso l’erogazione di oltre 22mila “voucher sport” alle famiglie.

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