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Economia

Risveglio del settore edile, «Con i bonus difficile trovare imprese disponibili»

Antonio Cogni dell’omonima azienda edile: «Aumentati anche del 30% i prezzi delle materie prime, in difficoltà chi ha già stipulato contratti in precedenza». E le ditte faticano a trovare nuovo personale per far fronte a tutte le richieste

Come sta il settore edile? È davvero così in fermento come sembra grazie ai bonus? Lo abbiamo chiesto ad Antonio CogniAntonio Cogni-2 (Impresa Cogni), vicepresidente di Confindustria Piacenza, a margine di un recente incontro dell’associazione. «Senza dubbio è in fermento – risponde l’imprenditore - c’è una forte ripresa, ma sono aumentati i prezzi di quasi tutte le materie prima dell’edilizia. Si parla di aumenti anche superiori al 30 per cento, che creano difficoltà a chi ha già contratti stipulati in precedenza. È un imprevisto che ostacola l’attività. Non è un tema nazionale, ma un problema internazionale, che causa inflazione. E creerà un problema per rispettare i contratti oggi già in essere».

Allora i bonus (il 110% su tutti) funzionano? «I bonus incentivano i lavori, la capacità produttiva delle aziende - che era in crisi dal 2008 e della filiera che riguarda l’edilizia - si era però tarata sui bisogni del mercato. Quindi si era ridotta in modo consistente di numero: meno aziende e meno addetti. Così ora c’è carenza di forza lavoro con tutte le richieste che piovono addosso alle ditte. È difficile trovare un’impresa disponibile, sono tutte già impegnate. Ed è difficile trovare tecnici qualificati per l’ammontare dei lavori che c’è adesso. Erano sufficienti al periodo antecedente a questo boom».

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