Sciopero dei lavoratori de “La Pizza+1”: «Basta con il sistema degli appalti esterni»
Altissima adesione allo sciopero fuori dai cancelli dell’azienda di Gariga. La Cgil: «Serve il contratto dell’alimentare per tutti, vicenda paradossale»
«Siamo qui per dire basta alle disuguaglianze, tutti devono avere il contratto degli alimentari». E' Fiorenzo Molinari (Cgil Flai) a scandire al megafono le richieste dei lavoratori de “LaPizza+1”, che hanno scioperato nella giornata del 7 ottobre per chiedere più tutele sui loro contratti.
Davanti allo stabilimento di Gariga di Podenzano una larga fatta di lavoratori (solo il 10% non ha aderito allo sciopero) ha incrociato le braccia per chiedere di essere inquadrato nell’azienda podenzanese e non più come lavoratore della cooperativa “Nt Service”. La maggior parte della manodopera arriva infatti dalla coop attraverso un inquadramento in appalto. Per il sindacato e i lavoratori l’azienda, che sta bene economicamente e rilancia la sua attività con investimenti importanti, prosegue con 47 dipendenti su 207 che hanno il contratto dell’industria alimentare, mentre gli altri 167 sono inquadrati con il contratto delle pulizie, a 7 euro, lordi, l’ora.
«Basta estrarre reddito - ha spiegato Molinari - dalla forza dei lavoratori, vogliamo la giusta dignità. Questi lavoratori non hanno avuto nemmeno la malattia e gli infortuni pagati. Sono vergogne ottocentesche alle quali bisogna dire basta. Il sistema di appalti non funziona. I protagonisti “della pizza” siamo noi. Ben 170 persone la producono senza un giusto riconoscimento, mentre sono solo 40 i dipendenti dell’azienda. Guardando le busta paga ci siamo accorti di questo scempio. Sono quindici anni che l'azienda cresce sulle spalle dei lavoratori. C'è una linea di demarcazione che è stata superata». Al microfono alcuni lavoratori hanno espresso il proprio malcontento per la situazione. Molti hanno un contratto di pulizie, eppure maneggiano la pizza che finisce poi finisce alla grande distribuzione.
«Una vicenda paradossale», l’ha definita Boris Infantino, avvocato della Cgil e consigliere comunale di Piacenza. «La coop si comporta con voi come se fosse una agenzia interinale, lo troviamo inaccettabile. Faremo una vertenza se tutti non verranno stabilizzati». «Qua serve il contratto dell’industria alimentare per tutti i lavoratori», ha aggiunto Marco Pascai, segnalando che, «a differenza di altri casi dove sono coinvolte cooperative spurie non piacentine, stavolta abbiamo di fronte una società che aderisce a Confindustria e una coop che fa parte di Confcooperative».
DE MICHELI (PD): «A FIANCO DEI LAVORATORI, FONDAMENTALE RESTITUIRE PIENA DIGNITÀ AL LAVORO»
«La vicenda di un'azienda che impiega la grande maggioranza della propria manodopera in appalto con un contratto improprio ripropone in forma drammatica e moderna l'antico conflitto tra dignità del lavoro e profitto. Non ci possono essere dubbi, siamo dalla parte dei lavoratori de La Pizza +1 e della loro sacrosanta battaglia per un salario giusto e condizioni contrattuali adeguate». Lo afferma la parlamentare piacentina del Partito Democratico Paola De Micheli, che risponde all'appello del sindacato a prendere posizione sulla vicenda dello stabilimento di Gariga di Podenzano. «Per ragioni di forza maggiore non sono riuscita a partecipare al presidio di questa mattina - precisa - ma idealmente sono a fianco delle donne e degli uomini che hanno scioperato e della Cgil e offrirò loro tutto il sostegno possibile per una conclusione positiva della vertenza. Il sindacato ha avuto il merito di portare alla luce una situazione tanto preoccupante, quanto esemplare delle numerose distorsioni e ingiustizie del mondo del lavoro che troppo spesso finiscono per far pagare il prezzo alle persone in carne ed ossa. Non può bastare una maggiore vigilanza sul sistema degli appalti, oggi è quanto mai urgente una riforma dei contratti per scongiurare situazioni come questa, a danno dei lavoratori». «Restituire al lavoro piena dignità, affermando la dimensione sociale dell'impresa - conclude - dovranno guidare la nostra azione politica nelle prossime settimane, il ruolo del Partito Democratico sarà rigoroso e puntuale nelle istituzioni e nella società, a sostegno del sindacato».