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Economia

Sfratti, Confedilizia: «I problemi abitativi devono risolverli i Comuni»

Intervento di Confedilizia che esprime la forte preoccupazione dei proprietari di case in merito alla volontà di ripristinare il blocco degli sfratti

«La Confedilizia esprime la forte preoccupazione dei proprietari di casa per le richieste, provenienti da più parti, di ripristinare il blocco degli sfratti che il Governo – ponendo fine ad una ridicola ed accidiosa liturgia – ha deciso di non confermare, evitando così di scaricare sui proprietari di casa un problema che sono in primo luogo i Comuni a dover risolvere, unitamente ad una gestione oculata delle case popolari e ad una riduzione delle imposte sugli immobili privati affittati. Quella del Governo è una decisione che – se sarà tenuta ferma e non sarà rovinata dai Prefetti – conseguirà importanti risultati sul piano del ristabilimento della fiducia.

I Comuni – rileva la Confedilizia – drammatizzano il problema degli sfratti per avere più soldi dallo Stato, attraverso i trasferimenti, e dai contribuenti, attraverso le tasse locali. Il richiesto blocco degli sfratti – che sarebbe del tutto incostituzionale – mette tranquille la loro coscienza e la loro neghittosità, o incapacità, a provvedere. E il malgoverno clientelare dell’edilizia pubblica, così, continua. Mentre strumenti previsti dalla legge sin dal 1998 – come la possibilità per gli enti locali di prendere in locazione immobili da privati, al fine di assegnarli a famiglie disagiate – continuano a non essere presi in considerazione. La Confedilizia fa appello alle forze politiche, di maggioranza e di opposizione, affinché il problema della casa venga finalmente affrontato con lungimiranza e senza spreco di risorse pubbliche, rifiutando qualsiasi normativa vincolistica, sempre fallita, e dando finalmente ossigeno ai proprietari che locano, incentivando in particolare i contratti concordati, a canone calmierato».         

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