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Economia

Si Cobas: «Istituzioni piacentine disimpegnate nella vertenza Fedex-Tnt»

Il sindacato prepara altre iniziative di protesta «per denunciare l’immobilismo». Si Cobas: «Il Ministero del Lavoro non era a conoscenza dei dettagli della vicenda»

Dopo l’incontro al Ministero del Lavoro della settimana scorsa, il S.I. Cobas sta organizzando un’ennesima manifestazione a Roma per sollecitare l’intervento ministeriale rispetto alla chiusura del magazzino Fedex Tnt e «all’atteggiamento discriminatorio tenuto dalla multinazionale contro trecento famiglie piacentine».

«La settimana scorsa – informa il sindacato - il Ministero ha evidenziato di non conoscere alcun dettaglio della vertenza. Sono stati i responsabili del S.I. Cobas a rendere edotti i vertici del ministero rispetto alla vicenda. Ciò dimostra che nessuna forza politica, istituzionale o sindacale si era premurata di muoversi a difesa dell’occupazione, al di là degli impegni sbandierati sui giornali. I lavoratori della Fedex-TNT lamentano l’atteggiamento lassista delle istituzioni piacentine e sono convinti che solo con la lotta, senza aiuto da parte di attori evidentemente non interessati a una risoluzione, si possa arrivare a una uscita positiva per la crisi aperta in città. Nei prossimi giorni saranno pertanto promossi altri momenti di manifestazione come denuncia di questo immobilismo, che pare dinamizzarsi solo quando si configurano momenti di piazza».

«Tutto ciò che stanno ricevendo per il momento i lavoratori in lotta per il loro lavoro e le loro famiglie sono denunce e repressione. I fatti questo dicono, purtroppo non c’è altro da rilevare. I lavoratori tuttavia ribadiscono la fiducia nel loro sindacato e andranno avanti a manifestare senza tregua per mesi se necessario, alzando la loro bandiera perché sanno essere l’unica intonsa e simbolo di onestà nel mondo del lavoro italiano. Si muoveranno su tutto il territorio nazionale fino a piegare l’arroganza della multinazionale, per ricordare che se anche un solo lavoratore perde il suo lavoro tutti si muovono in suo supporto. Attualmente, è il coordinamento nazionale del S.I. Cobas a coordinare la mobilitazione. Nella giornata di oggi vi sarà un appuntamento alla Prefettura di Milano su convocazione della stessa per cercare di trovare una soluzione alla vertenza. I lavoratori sono perplessi dal fatto di essere convocati a Milano mentre istituzioni e politica piacentina sembrano spariti da una settimana dalla discussione e dalla ricerca di una soluzione. I cittadini e gli elettori piacentini sappiano che questa è la realtà dei fatti, una realtà ben diversa da quello di cui certe organizzazioni si ammantano sui giornali per farsi notare, dove sembrano più interessate a ringraziarsi vicendevolmente mentre i giorni passano e nulla di concreto viene fatto per gli operai. Il S.I. Cobas di suo non farà mancare appoggio ai lavoratori anche se la vertenza dovesse durare anni, come avvenuto in passato Per Granarolo a Bologna o per Ikea proprio a Piacenza. Nonostante le intimidazioni e la repressione agita nei confronti dei rappresentanti sindacali, questa lotta non si fermerà».

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