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Sicurezza alimentare, Coldiretti: «Trasparenza e legalità per garantire la migliore scelta ai consumatori»

Nella mattina di mercoledì 27 marzo, al Palazzo dell’Agricoltura, si è tenuto un interessate convegno sulla sicurezza alimentare organizzato da Coldiretti in collaborazione con l’Ausl cittadina. Tra i temi affrontati i requisiti igienico-sanitari, le buone prassi operative delle attività di vendita, l’etichettatura, le novità introdotte dalla legge di bilancio 2019 e la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri

Nella mattina di mercoledì 27 marzo, al Palazzo dell’Agricoltura, si è tenuto un interessate convegno sulla sicurezza alimentare organizzato da Coldiretti in collaborazione con l’Ausl cittadina.

«Sicurezza vuol dire salute e benessere, di cui il cibo è una delle fonti principali. L’informazione per noi è fondamentale: chiediamo trasparenza, come aspetto etico, in quanto il consumatore deve sapere quello che mangia, da chi viene prodotto, in che modo, da dove arriva e se rispetta le regole, dalla produzione allo sfruttamento delle persone» ha esordito il presidente provinciale Marco Crotti. «Purtroppo oggi, in questo settore, si annidano tante forme di speculazione e truffe da parte delle agromafie, che creano un grande danno all’uomo ma soprattutto all’economia».

«Abbiamo fatto il punto della situazione su tutte le norme della sicurezza alimentare: come Coldiretti siamo impegnati in particolare sul tema dell’origine delle materie prime, come ci impone l’Europa, per dare sempre più informazioni ai consumatori e permettere loro di fare una scelta consapevole» ha spiegato Dennis Calanca - responsabile regionale di Coldiretti per le politiche economiche, la sostenibilità, lo sviluppo delle filiere e la sicurezza alimentare.

«E’ molto importante investire su questo tema, per richiamare sempre gli operatori del settore alimentare alle norme previste e per valutare l’autocontrollo del proprio lavoro, che risulta essenziale» ha affermato Marco Delledonne - direttore del dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Piacenza, che ha risposto anche su casi di possibile intossicazione da alimenti.

«Gli organi di controllo dispongono a campione una serie di verifiche su tutti gli operatori del settore alimentare e della ristorazione. Chi trasforma, produce e manipola alimenti deve attenersi a regole precise, adottando i giusti strumenti che permettono di identificare i pericoli sanitari e mettere in atto tre misure necessarie per prevenirli ed evitarli» ha specificato. «Fino a 3 persone coinvolte in un episodio di malessere non scatta la cosiddetta “tossinfezione alimentare”: nel caso si verifichi con più di 3 persone che hanno consumato lo stesso alimento, nello stesso posto, allora scatta l’indagine. Si procede con campionamenti e le verifiche necessarie, e in caso di riscontri positivi ci possono essere sanzioni ed indagini anche a livello penale».

A concludere l'incontro è stato Emanuele Gonsalvi, responsabile del settore fiscale di Coldiretti Piacenza, che in particolare ha parlato della
trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri, in vigore dal 2020. Tra i temi affrontati i requisiti igienico-sanitari, le buone prassi operative delle attività di vendita, l’etichettatura e le novità introdotte dalla legge di bilancio 2019.

Inoltre, Coldiretti continua a sostenere la petizione “Eat Original!Unmask your food” per chiedere anche all’Europa l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti, superando le attuali incertezze per cui l’indicazione d’origine è obbligatoria per la carne fresca ma non
per i salumi o i ragù di carne, per la frutta fresca ma non per succhi e marmellate, per le uova, ma non per i derivati delle uova.

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