Slitta di un anno il termine per la revisione delle macchine agricole
Confagricoltura: per rinnovare il parco macchine servono risorse economiche
Con la modifica dell’articolo 111 del codice della strada viene rinviata di 6 mesi l’adozione del decreto attuativo contenente le procedure, i tempi e le modalità delle revisioni e di un anno l’inizio della revisione obbligatoria. delle macchine agricole che slitta così al primo gennaio 2015. Una boccata d’ossigeno per le aziende agricole – sottolinea Confagricoltura Piacenza – che ad oggi non hanno certo le risorse per rinnovare in blocco il parco macchine. E’ pur vero – prosegue l’associazione degli imprenditori agricoli- che permane il problema di strumentazioni ormai vetuste e talvolta considerate anche fuori norma dal punto di vista della sicurezza. “Sul fronte della sicurezza – sottolinea il Direttore, Luigi Sidoli - stiamo da tempo mettendo in campo azioni sinergiche affinché vengano adottate le linee guida e le disposizioni per rendere le macchine più sicure e conformi alla normativa vigente. Altra cosa, invece, è introdurre il pesante aggravio di una revisione periodica”. La legge 150 del 2013 pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre scorso e in vigore dal giorno successivo è stata voluta fortemente da Confagricoltura e sposta, dunque, al primo gennaio 2015 l’entrata in vigore del procedimento di revisione per i mezzi agricoli. “Il Decreto sviluppo o legge 221 del 2012, modificando e integrando l’articolo 111 del codice stradale, ha reso obbligatoria anche per il nostro Paese la revisione delle macchine agricole soggette ad immatricolazione in base allo stato di vetustà, con precedenza per quelle immatricolate prima dell’1 gennaio 2009. La norma tuttavia – rileva Sidoli – ha aperto una serie di questioni e problematiche alle quali non è poi seguita alcuna soluzione”. Del resto, anche l’attuazione della norma per la formazione professionale per l’abilitazione alla guida delle macchine agricole, definita nell’articolo 73 del decreto 81 del 2008, le cui modalità attuative sono state emanate lo scorso 12 marzo 2013, è stata prorogata per effetto del decreto legge 69 del 21 giugno 2013 al 22 marzo 2015. La legge 150, oltre a posticipare l’attuatività della revisione, sposta al 30 giugno 2014 la dead line entro la quale il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti - di concerto con quello delle Politiche agricole e forestali - dovrà definire il decreto attuativo contenente le procedure, i tempi e le modalità delle revisioni nonché i criteri per l’accertamento dei requisiti minimi di idoneità per le macchine agricole in circolazione. “A parte la proroga, non ci sono, per il momento altre novità – conclude Sidoli – ma urge individuare soluzioni per quanti saranno messi di fronte ad un impegno economico importante per l’adeguamento dei mezzi di lavoro. Considerato il momento di perdurante crisi, vanno prioritariamente definiti incentivi utili, individuati nei fondi del Piano di sviluppo rurale e nei i fondi Inail, non ultimo le agevolazioni fiscali”.