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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

«Sostenere lo sviluppo dei giornali per garantire il pluralismo dell'informazione»

In Regione una risoluzione per l'editoria alla luce delle diverse testate emiliane che hanno chiuso negli ultimi mesi. Tra queste anche La Cronaca di Piacenza

Condividendo l'appello che un gruppo di editori del mondo dell'informazione locale ha rivolto alla Regione Emilia-Romagna e all'Assemblea legislativa per l'apertura di un tavolo di confronto volto alla stesura di una legge regionale che promuova il tessuto informativo locale, Gian Guido Naldi (Sel-Verdi, primo firmatario) assieme alla collega Gabriella Meo, e a Roberto Sconciaforni (Fds), Marco Monari (Pd), Sandro Mandini (Idv), Franco Grillini e Giovanni Favia del gruppo Misto hanno presentato una risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad approfondire la situazione dell'informazione in Emilia-Romagna attraverso un monitoraggio puntuale, sia sui media tradizionali sia sui cosiddetti new media. L'analisi dovrà anche 'tenere in considerazione le condizioni di lavoro degli operatori del settore giornalistico ed editoriale'.

«La crisi in cui versa il settore dell'informazione - ricordano i consiglieri - anche in Emilia-Romagna ha visto la chiusura di molte testate locali della carta stampata come la 'Cronaca di Piacenza', 'La Sera di Parma' e 'Parma qui L'informazione' con le redazioni locali di Bologna, Modena e Reggio Emilia, e non risparmia radio e Tv locali costrette a cessare alcune trasmissioni o a contrarre il personale».

Nella risoluzione si chiede quindi all'esecutivo regionale di accogliere l'appello 'per un pluralismo dell'informazione sul territorio' provvedendo in tempi brevi all'apertura di un tavolo consultivo con i rappresentanti del comparto allo scopo di definire 'le misure regionali piu' appropriate per sostenere lo sviluppo e la crescita di questo settore'.

A sostegno della richiesta, nel documento si sottolinea l'importante ruolo che 'l'informazione libera e pluralista' assolve per la vita democratica e in particolare si segnala come la diffusione dell'informazione locale, consentendo ai cittadini di conoscere l'azione del governo del territorio svolto dalle istituzioni, incoraggi la partecipazione attiva e consapevole alla vita pubblica. Un'ultima richiesta alla Giunta e' quella di sollecitare il Governo, in tutte le sedi e le forme opportune, per una piena applicazione della legge 233/13 che istituisce l'equo compenso giornalistico. 'Il massiccio utilizzo da parte delle principali testate di personale e collaboratori precari e sottopagati - si afferma nella risoluzione - non solo e' mortificante sul piano professionale, ma anche un serio ostacolo all'indipendenza dei giornalisti'.
(Fonte Ansa)

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