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Stella Michelin a Mazzocchi e Repetti, «Ennesimo riconoscimento alle eccellenze del nostro territorio»

Il commento del presidente Fipe, Cristian Lertora: «I nostri chef stellati sono la conferma che noi piacentini, senza mai sbandierare troppo le nostre qualità, non siamo secondi a nessuno»

«Poche chiacchiere, tanto serietà e tanta concretezza. I nostri chef stellati sono la conferma che noi piacentini, senza mai sbandierare troppo le nostre qualità, non siamo secondi a nessuno. Direi che sia arrivato davvero il momento di smetterla una volta per tutte di pensare che l'erba del vicino sia sempre più verde, per citare un arcinoto proverbio. Ripartiamo dalle nostre eccellenze e facciamolo senza complessi di inferiorità, se vogliamo tornare davvero a primeggiare».

Con queste parole Cristian Lertora, presidente della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) di Confcommercio Piacenza, commenta la notizia della conferma della prestigiosa stella Michelin agli chef piacentini Isa Mazzocchi (titolare de La Palta di Bilegno, frazione di Borgonovo Val Tidone) e Daniele Repetti de Il Nido del Picchio di Carpaneto.

La 67esima edizione della Guida, considerata “l'atlante” dei gourmet per antonomasia, è stata presentata nei giorni scorsi nel corso di una cerimonia che ha visto, per l'Italia, l'assegnazione di 36 nuove stelle a 35 ristoranti distribuiti in quattordici regioni della penisola, con la Campania a fare la parte del leone sia per riconoscimenti complessivi (8 le nuove stelle che si sono accese) che per la presenza di due nuovi ristoranti due stelle Michelin. Per il Belpaese in totale sono stati 378 i locali citati tra i quali, appunto, quelli di Mazzocchi e Repetti.

«Da presidente della Fipe non posso che essere orgoglioso dell'ennesimo riconoscimento a Isa e Daniele, due professionisti umili, seri e da sempre attenti e sensibili nei confronti dei luoghi dove hanno scelto di vivere e condurre la propria attività. Luoghi - rimarca Lertora - solo apparentemente marginali se si ragiona con i vecchi pregiudizi che ancora resistono sulla nostra bellissima provincia. Da ristoratore a mia volta devo invece confessare che da tempo osservo e studio con particolare interesse il loro lavoro e le loro creazioni per cercare di carpirne qualche prezioso spunto di riflessione per migliorare a mia volta. Il primo insegnamento che ne ho tratto è che l'amore per il proprio lavoro paga sempre il tempo e i sacrifici fatti per costruire ciò in cui si crede. È indispensabile non avere fretta e non cercare facili scorciatoie, anche nei periodi più bui per la nostra categoria come quelli da cui stiamo faticosamente uscendo. Isa e Daniele le facili scorciatoie, avendole mai frequentate, non sanno nemmeno cosa siano e questa meritatissima stella Michelin ne è ancora una volta la conferma».

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