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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Suinicoltura: interprofessione e qualità, la ricetta vincente

Creare un sistema capace di garantire reddito agli allevatori. E' questo il pilastro su cui è nata l'Associazione Gran Suino Italiano, la prima Organizzazione Interprofessionale della suinicoltura che si è costituita in Emilia-Romagna

Creare un sistema capace di garantire reddito agli allevatori. E' questo il pilastro su cui è nata l'Associazione Gran Suino Italiano, la prima Organizzazione Interprofessionale della suinicoltura che si è costituita in Emilia-Romagna nei primi giorni di ottobre. L’organizzazione ha visto in Giovanna Parmigiani, Presidente Nazionale della Sezione di Prodotto Carni Suine di Confagricoltura un motore propulsore tanto che diversi associati di Confagricoltura Piacenza hanno deciso di aderire condividendo la vision dell’allevatrice piacentina. "Dobbiamo riuscire a fare massa critica – spiega l’allevatrice piacentina – ed affrontare le problematiche del comparto in modo coordinato. Insieme – prosegue – dobbiamo poi riuscire a dare valore alla qualità. La Qualità Nazionale, ad esempio, è un marchio che implica l’adozione di standard produttivi elevati, il rispetto della sostenibilità ambientale e dei più rigorosi parametri del benessere animale, ma ancora non viene sufficientemente avvalorata perché il consumatore non riesce a percepire tutto il valore aggiunto che il marchio racchiude. Ne ho parlato recentemente anche con il Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro, in occasione del Workshop "Un beneficio chiamato pacchetto Qualità" tenutosi nell’ambito di Italpig. Non ho mancato di esprimere il mio apprezzamento per il lavoro, duro, che De Castro ha portato avanti e che il 14 novembre è stato, poi, suggellato dalla conclusione del’iter del nuovo regolamento UE sulle produzioni agroalimentari di qualità, approvato dal Consiglio Europeo". Confagricoltura ritiene che il provvedimento renderà ancora più efficace la lotta alla contraffazione. Le novità più importanti riguardano i controlli, la tutela del consumatore e del produttore. Viene introdotto per gli Stati Membri l’obbligo del controllo delle frodi sulle DOP IGP ex officio. In pratica ogni Stato membro dovrà includere nel piano nazionale dei controlli una parte specifica relativa alle frodi sulle denominazioni d’origine, indipendentemente se ci sia stata o meno una denuncia del Consorzio di tutela, dei consumatori o di altro apparato statale. Si introducono anche – informa Confagricoltura - alcune novità, quali le indicazioni facoltative di qualità riservate come ‘prodotto di montagna’: i mangimi e gli ingredienti dei prodotti devono provenire dalle zone di montagna e la loro trasformazione deve avvenire in quelle aree. "Con Il Pacchetto Qualità – sottolinea Parmigiani - aumenta la tutela della qualità delle nostre produzioni agroalimentari, a cominciare dai salumi Dop. E’ importante la tutela in campo internazionale dei prodotti DOP IGP con la Commissione, o una sua agenzia, che potrà intervenire legalmente a difesa dell’usurpazione del nome della denominazione d’origine. Tale indicazione costituisce la base per l’istituzione dell’Agenzia Europea contro la Contraffazione, tante volte richiesta dalla nostra Organizzazione. Come Confagricoltura Emilia-Romagna abbiamo, poi, creato un OI che vuole sfruttare il Sistema di Qualità Nazionale per arrivare a valorizzare tutti tagli di carne suina, non solo le cosce. Non sono più sufficienti i nostri salumi a dare reddito ed è necessario che anche le carni fresche italiane siano valorizzate. Ho chiesto all’Onorevole De Castro che si faccia molta attenzione a far sì che il consumatore possa avere le adeguate informazioni al riguardo. E’ un pressing che stiamo mettendo in atto anche a livello nazionale: per migliorare la marginalità devono poter essere meglio comunicate le specificità produttive che garantiscono la qualità. Chiediamo che sia fatta molta più attenzione all’etichettatura e alla classificazione delle carni. Va promossa l’informazione ai consumatori sul valore delle certificazioni che, altrimenti, restano solo un aggravio burocratico. Sono soddisfatta – conclude Parmigiani – perché al termine del nostro incontro Paolo de Castro si è complimentato per il lavoro che l’Organizzazione Interprofessionale sta portando avanti".

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