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Sindacati

«Sulle difficoltà di Poste Italiane serve un confronto a livello nazionale»

Interviene la Segreteria Regionale Emilia-Romagna della Federazione Lavoratori Poste di Cisl

«Il sindacato Slp-Cisl Emilia Romagna è consapevole delle innumerevoli difficoltà in cui versano tutti i settori di Poste Italiane. Le politiche attive che hanno determinato numeri, seppur importanti, nella nostra regione, sicuramente non hanno dato risposte esaustive. I mezzi, gli strumenti, le attrezzature sono sempre più obsolete, cosi come inadeguate ci paiono le misure anti-covid messe in campo dall’Azienda negli ultimi mesi, anche se nella recente riunione dell’Opn abbiamo ottenuto già alcuni miglioramenti». Così in una nota la Segreteria Regionale Emilia-Romagna della Federazione Lavoratori Poste di Cisl.

«Ciononostante noi, attraverso un documento dell’Esecutivo Nazionale del 16 dicembre scorso, abbiamo espresso le nostre perplessità, chiedendo un confronto serrato con l’azienda sulle molteplici criticità comuni ormai a tutte le altre regioni italiane, ritenendo proprio per questo che il livello di confronto dovesse essere elevato al livello nazionale. Infatti, così come già preannunciato nel verbale del 26 gennaio scorso dell’OPN, in cui si chiedeva la ripresa tempestiva dei tavoli legati alle tematiche su MP e PCL, nella giornata del 27 gennaio tutte le sigle sindacali hanno richiesto unitariamente un incontro urgente per discutere appunto delle leve delle politiche attive dalle quali scaturiscono i numeri occupazionali (a tal riguardo l’Azienda ha già convocato i sindacati per il giorno 03 febbraio dove si parlerà di MP e politiche attive e dove verrà definito un calendario di incontri per tuti i restanti argomenti)».

«E’ evidente che la partita, in questo particolare momento storico, si gioca su quei tavoli con la massima attenzione, massima solerzia e massima fermezza. In nessun modo potremmo permettere che questi tavoli possano fallire nei loro intenti ed è per questo riteniamo opportuno non aprire prima conflitti che possano determinare alibi per l’azienda. E’ evidente che le sigle sindacali, tutte, al tavolo nazionale sono unite nel rispetto del percorso segnato, con coerenza e senso di responsabilità. Prima si incontra l’azienda evidenziando le criticità, prima si chiedono con forza le necessarie soluzioni, poi si tirano le somme e si intraprendono le iniziative ritenute più opportune».

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