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Economia

Tari e sconti per le imprese: il confronto tra il Comune e Confapindustria

Il vicesindaco Timpano: «Il riferimento è alla possibilità per le imprese di ottenere sconti sulla tariffa variabile in relazione alla produzione di rifiuti speciali assimilati agli urbani per le frazioni avviate a recupero»

Confapindustria Piacenza e l'amministrazione comunale si sono confrontati al Tavolo tecnico sull'imposta Tari richiesta nel giugno scorso in occasione dell'assemblea annuale di Confapi e fissato un dibattito su tale tema nel corso dell’incontro del Consiglio direttivo di Confapi con la Giunta comunale, nel mese di ottobre.

Nel corso dell’incontro, cui hanno preso parte gli assessori Luigi Gazzola e Francesco Timpano, i dirigenti ed i tecnici comunali e di Iren e il presidente Camisa con il direttore Andrea Paparo e i tecnici di Confapindustria, sono stati approfonditi temi relativi all'applicazione nel regolamento del Comune di Piacenza per la Tari, le modifiche intervenute per effetto della Legge 147/2013, la circolare del Ministero dell'Economia del dicembre 2014 e gli interventi dell’Anci Emilia Romagna a supporto dei regolamenti Tari approvati dai Comuni dell’Emilia Romagna.

«I temi – ha spiegato il vicesindaco Timpano – sono stati analizzati ed approfonditi dal punto di vista tecnico con un confronto serrato e molto costruttivo tra i tecnici presenti al tavolo. Il riferimento è alla possibilità per le imprese di ottenere sconti sulla tariffa variabile in relazione alla produzione di rifiuti speciali assimilati agli urbani per le frazioni avviate a recupero, anche in coerenza con gli orientamenti di gestione dei rifiuti che privilegiano azioni coerenti con i principi dell’economia circolare. Inoltre le imprese possono anche ridefinire le superfici tassabili escludendo quelle aree dove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali non assimilati e non assimilabili agli urbani, al cui smaltimento sono tenute a provvedere le imprese stesse».

L'assessore Luigi Gazzola ha ricordato come il Regolamento comunale sia già stato modificato nel luglio 2015, per tenere conto di queste novità e che le imprese hanno già potuto quindi provvedere a ridefinire l'imposta da versare. 

Il presidente Camisa ha valutato positivamente questa modifica, ha riconosciuto che il Comune di Piacenza è uno dei pochi che ha applicato quasi integralmente le modifiche, chiedendo però che si possa dare maggiore comunicazione alle imprese, anche alla luce di alcune criticità che Confapindustria ha portato all'attenzione, e che le parti hanno riconosciuto come reali, in modo che possano effettuare ulteriori adeguate verifiche per favorire l’utilizzo di queste opportunità di revisione dell’imposta da parte dell’impresa. Il Presidente Camisa ha anche sottolineato l’importanza del fatto per cui l’applicazione della Legge 147 potesse essere recepita da tutti i Comuni della provincia per omogeneizzare la pressione fiscale della Tari sulle imprese del territorio piacentino, come già è stato proposto nella sede del Comitato locale di Atersir. Con riferimento al Comune di Piacenza, gli assessori Gazzola e Timpano si sono impegnati a verificare in tempi rapidi i meccanismi che possono ulteriormente favorire l’applicazione di questa norma e quindi determinare l’abbassamento della pressione fiscale dell'imposta per il 2016 che ne deriverebbe.

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