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Terrepadane: «La nostra strada è l’assistenza tecnica e i servizi, con X-Pell siamo già nel futuro»

«La nostra strada maestra è l’assistenza tecnica e i servizi a favore degli imprenditori agricoli. Terrepadane è già proiettata nel futuro, sinOssmyPiolaTerrepadane-2non solo con importanti novità come l’irrigazione a goccia grazie alla prima manichetta con repellente per gli insetti, ma anche con la subirrigazione, l’agricoltura di precisione e macchine sempre più moderne. Un esempio? Il nuovo trattore Smart Trax con i cingoli posteriori (per ridurre il compattamento del terreno) che rappresenta una novità assoluta, in quanto è il primo trattore a bassa potenza omologato stradale e che abbiamo posizionato all’esterno del Palazzo dell’Agricoltura. Ed infine vorrei ricordare i 16 agronomi e tecnici che operano sul campo nelle aziende, tutti giovani che stiamo formando, per offrire sempre il meglio e le novità ai soci del Consorzio». Così il direttore di Terrepadane Dante Pattini nel suo saluto all’incontro per presentare l’innovativo sistema denominato “X-Pell”, manichetta che consente, come ha evidenziato una metodica sperimentazione, di ridurre drasticamente i danni causati dagli insetti sull’ala gocciolante, diminuendo i costi di lavoro delle riparazioni ed un minor utilizzo di insetti dici. Risoluto l’intervento del presidente del Consorzio (e di Coldiretti Piacenza) Marco Crotti: «Se l’annata 2019 del pomodoro non fosse stata caratterizzatada basse rese, ora ci troveremmo a fare i conti con difficoltà di collocamento del prodotto sui mercati. E’ dunque indispensabile, contenere le produzioni attraverso una seria e tempestiva programmazione per il 2020 che tuteli il reddito degli agricoltori». Nel suo intervento il general manager di Rivulis Europe & Africa Eran Ossmy ha illustrato le peculiarità del gruppo, una storia che inizia in Israele nel 1966 in un Kibbutz  e che oggi dà lavoro a 2000 addetti, 15 stabilimenti nel mondo, 3 centri di ricerca, 4 di progettazione, 3300 partner di cui uno storico è appunto Terrepadane, “sempre puntando su ricerca ed innovazione».

terrepadane2-5Paolo Piola di Rivulis Italia ha dettagliato le caratteristiche di X-Pell: «un prodotto che va bene per moltissime coltivazioni, efficace sugli elateridi come sulla piralide. Allontana gli insetti grazie al repellente inglobato nel polimero evitando danni e sversamenti di acqua, quindi minor tempo per le riparazioni, con una riduzione dei danni accertata di almeno il 90%. La tecnologia Rivulis X-Pell va al centro della linea di gocciolamento-nastro, mescolando la quantità minima di repellente per insetti necessaria direttamente nella struttura in plastica per proteggere dai danni degli insetti, dall'interno verso l'esterno, dai loro morsi. Riduce i costi totali del sistema: danni sul campo, perdita di rendimento, manodopera intensiva e riparazioni che richiedono tempo, riducendo al minimo i danni alla linea di gocciolamento- nastro. Rivulis X-Pell è disponibile in Rivulis T-Tape, Ro-Drip, D900, D1000 ed Eurodrip Compact. Insomma protegge ogni metro dell’ala gocciolante, si utilizza un principio attivo approvato in tutto il mondo, non è solubile in acqua e nel riciclo l’alta temperatura decompone l’ingrediente attivo». Matteo Scaglioni, responsabile del Water Management di Terrepadane, prima di evidenziare la sperimentazione di X Pell che ha evidenziato una drastica riduzione di insetti del terreno, con il vantaggio di minor utilizzo di insetticidi e diminuzione dei costi, ha focalizzato il proprio intervento soprattutto sulla subirrigazione: «E’ il futuro della nostra agricoltura: ha già dimostrato buoni risultati per mais, erba medica e si sta sperimentando sul pomodoro. E’ più economica,efficiente  e segue gli orientamenti Pac sul rispetto dell’ambiente e uso delle risorse. L’impianto dura almeno 20 anni ed i costi sono abbattuti già dal sesto. Le uniche parti visibili sul terreno sono gli sfiati per il lavaggio e per monitorare la pressione. Bisogna imparare a lavorare in modo ottimale il terreno. Negli Usa i risultati sono stati eccellenti».

Infine l’intervento di Alessandro Piva direttore agronomico di Cio è stato indirizzato verso il significato di sostenibilità e su tutte le innovazioni tecnologiche che in questi ultimo periodo hanno caratterizzato l’agricoltura, «strumenti che permettono di impattare meno e mantenere la indispensabile fertilità dei suoli». Il suo discorso si è focalizzato anche sull’uso dell’acqua per sfatare l’errato convincimento che sia l’agricoltura la maggior utilizzatrice. «Sono invece l’industria e gli usi civili, mentre l’agricoltura in questi anni, grazie alla tecnologia, ne ha ridotto drasticamente l’utilizzo.Come tutti i beni va conservato, soprattutto per quando c’è carenza, perché ne soffre non solo l’agricoltura, ma tutta la società. Indispensabile dunque discuterne i modi di conservarla, democraticamente, insieme, senza pregiudizi, ne preconcetti, tenendo conto delle innovazioni tecnico-scientifiche, per gestirla in modo intelligente e sostenibile».

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