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Il consorzio

Terrepadane punta sui giovani: fatturato in crescita sempre al servizio dei soci

Si è svolta alla sala “Bertonazzi” al Palazzo dell’Agricoltura l’assemblea di bilancio di Terrepadane

Duecentocinque milioni di euro di fatturato, l’11% in più ed una previsione per l’anno in corso di 250-260 milioni. Il tutto nonostante un mercato caratterizzato da intense fibrillazioni dovute ai prezzi delle materie prime (energia e cereali) - anche per la guerra in Ucraina - oltre che a fattori speculativi. Si è svolta alla sala “Bertonazzi” al Palazzo dell’Agricoltura l’assemblea di bilancio di Terrepadane. «Un Consorzio - ha ribadito il presidente Marco Crotti nel suo intervento - che ha rafforzato la propria identità e che ha sempre come mission l’essere al servizio del socio».

Parafrasando Henry Ford, Crotti ha sostenuto che è stata raccolta «una sfida senza compromessi, seguendo il cuore e tutti i collaboratori, con il direttore Dante Pattini in prima fila, hanno compreso tutto ciò. E con uno staff di giovani professionisti, fortemente motivati che hanno raccolto il messaggio del Cda, ovvero quello di lavorare con coerenza, rispetto, lasciando da parte gli strascichi polemici dopo un anno iniziale di tensioni, sempre vicini ai soci per cogliere le opportunità di mercato, tamponando i rischi ed offrendo servizi convenienti alle aziende». «Il Consorzio – prosegue - è garanzia di equilibrio sul mercato, le nostre scelte sono state compiute senza compromessi davanti ad un mercato in continua evoluzione, dobbiamo lavorare con una visione aperta, con percorsi di crescita, presidiando quotidianamente le aziende che crescono, con forniture specializzate tempestive».

 Critiche non velate verso la nuova Pac: «Speriamo possa cambiare, è pericolosissimo mettere in contrapposizione l’economia reale con quella politica. Non si può smontare un modello con il mercato che prende altre direzioni; questa è la logica da seguire». E senza voler rivangare vecchie polemiche, il presidente ha ricordato che ben due ispezioni straordinarie del ministero dello Sviluppo economico non hanno riscontrato alcuna irregolarità per le elezioni. Il direttore Dante Pattini ringraziando il Cda per la costante fiducia, ha ricordato la giovane età dei membri dello staff (media di 43 anni): «Lavoriamo con molta passione per garantire un futuro al nostro storico Consorzio, attirando i migliori talenti professionali».

Commentando i dati del bilancio del 2021 e del primo trimestre del 2022 (supportato dal direttore Finanziario e Amministrativo Luca Bazzini), Pattini ha detto che «vanno affrontate, anticipando gli acquisti (come è stato fatto), le tensioni sulla volatilità energetica, puntando ad un ulteriore sviluppo delle politiche di sostenibilità ambientale», ed ha definito le polizze antigrandine (responsabile Francesco Repetti) «una storia di successo che vogliamo estendere anche alle altre province». Il direttore generale ha poi svolto una precisa e completa disamina sui prezzi della materie prime, sottolineando che da Russia ed Ucraina provengono importanti percentuali di grano, mais, orzo ed oleaginose, con Ungheria e Slovenia importanti per i cereali. «Un mercato impazzito, già in tensione speculativa già prima della guerra, ma bisogna ricordare che l’Ue è ancora forte esportatrice di grano tenero».

Gli stock si sono abbassati quasi ovunque ed in Usa, se aumenteranno le produzioni di grano e soia, diminuiranno del 4% quelle del mais. Per la soia sono aumentati gli acquisti da parte della Cina, ma la maggior produzione Usa dovrebbe, forse, far abbassare i prezzi della farina. Da tenere presente ancora, per l’andamento dei prezzi, il forte aumento dei noli per il trasporto e quello dell’urea già da metà settembre del 2021 di cui la Russia è il maggior esportatore. «Ma noi, con lungimiranza - ha ricordato - abbiamo provveduto ad antipare gli acquisti di 10.000 tonnellate di concimi vari, con un risparmio di tre milioni di Euro per i nostri soci ed abbiamo già anticipato i contratti per i cereali».

Sono stati sviluppati progetti di filiera Pnrr per mais e soia con circa 40 aziende, bene i concimi (compresi i liquidi), così il settore della fertirrigazione, aumentano mangimi e gasolio ed il settore della macchine registra un + 30%. Positivo anche il trend dei servizi erogati: «Insomma un Consorzio in cui essere soci conviene, che dal 2008 chiude bilanci in positivo, con un patrimonio che è aumentato a 18 milioni e che copre gli investimenti a medio e lungo termine».

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