Trattenuta Irpef sulle pensioni di marzo: «Non si tratta di “un’erosione”, ma urge una riforma fiscale»
Come spiegano Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil questo “nuovo alleggerimento mensile” della pensione netta è dovuto ad una diversa applicazione dell’Irpef dello Stato
Trattenuta Irpef sulle pensioni di marzo, i chiarimenti di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil. «Come ogni anno, i circa 83.000 pensionati della provincia di Piacenza, si accorgeranno che sul cedolino di marzo sarà applicata un’ulteriore trattenuta Irpef. Si tratta dell’acconto 2021 dell’imposta comunale, che si aggiunge alle trattenute dello Stato, della Regione e dell’Irpef comunale a saldo 2020. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno però i pensionati del settore privato hanno già visto diminuire di qualche euro la pensione, fin dal mese di febbraio. Come spiegano Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil questo “nuovo alleggerimento mensile” della pensione netta è dovuto ad una diversa applicazione dell’Irpef dello Stato: imposta netta calcolata più alta sui 12 mesi dell’anno e più bassa sull’importo della tredicesima 2021 (quindi per bilanciare, la tredicesima 2021 risulterà più alta di quella 2020). Infatti nonostante l’importo lordo delle pensioni sia stato aggiornato seguendo l’inflazione 2019 di un misero +0,1%, molti iscritti già in febbraio hanno chiesto chiarimenti al sindacato. Chi ha la possibilità con Pin o Spid di visualizzare i cedolini avrà notato il dettaglio del nuovo calcolo dell’Irpef statale, ma chi è sprovvisto di mezzi digitali, vede solo la diminuzione dell’importo netto di pensione sull’estratto conto, anche perché l’Inps dal 2012 non invia più comunicazioni cartacee per variazioni fiscali. I sindacati confederali dei pensionati intendono tranquillizzare i pensionati poiché non si tratta di “un’erosione” della pensione, rimane però evidente di come sia urgente una riforma fiscale e un supporto nel passaggio al digitale anche per i pensionati più anziani».