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Trespidi: «L'espansione della logistica è stata finora mal gestita e incontrollata»

"Saranno tre le parole chiave dei miei prossimi cinque anni da sindaco: innovazione, innovazione, innovazione". Ha usato queste parole Massimo Trespidi per rivolgersi alla platea di imprenditori piacentini nell'incontro organizzato da Confapi presso la Emilcotoni di via dell'Industria

"Saranno tre le parole chiave dei miei prossimi cinque anni da sindaco: innovazione, innovazione, innovazione". Ha usato queste parole Massimo Trespidi per rivolgersi alla platea di imprenditori piacentini nell'incontro organizzato da Confapi presso la Emilcotoni di via dell'Industria. "La mia rivoluzione sarà nel metodo di lavoro. Mi circonderò di persone più brave di me, faremo squadra con tutti gli attori strategici di Piacenza, voi per primi - ha detto Trespidi rivolgendosi agli imprenditori - il metodo è semplice, ma è l’unico che porta risultati concreti : ascoltare, progettare e decidere insieme la nuova strada che percorrerà la nostra città".

Logistica, tassazione, ambiente sono stati i temi su cui si sono confrontati i sette candidati sindaco: "Occorre razionalizzare l'esistente - ha specificato Trespidi in merito al tema del futuro urbanistico di Piacenza - l'espansione della logistica è stata finora mal gestita e incontrollata. Con voi voglio definire obiettivi di territorio di medio lungo termine che portino a consolidare progetti strategici in modo adeguato e alla valorizzazione dell'industria manifatturiera piacentina incentivando la collaborazione con i poli universitari e il Tecnopolo. Scelte di alta specializzazione in grado di facilitare la competitività e di attrarre talenti. Due parole diventano strategiche: internazionalizzazione e rete d'impresa”. Rispetto al tema della gestione dei rifiuti e della tassazione il candidato Trespidi ha ribadito il no all'aumento della capienza del termovalizzatore che ha definito "scellerata perché elude il principio dell'autosufficienza del territorio".

Sul tema della tassazione alle imprese “occorre scegliere se il Comune ha il compito do fare l'imprenditore o di assicurare servizi. No ad un Comune imprenditore. Ci impegniamo a verificare la disponibilità attraverso una politica di bilancio che aumenti le entrate senza aspettare lo Stato e i trasferimenti da Roma. Procederemo ad una iniziativa coraggiosa per reperire nuove risorse che consentirebbero di acquisire nuova liquidità di bilancio da investire per diminuire le pressione fiscale delle aziende e fare nuovi investimenti”. 

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