«Troppe incertezze per riaperture, delude la cancellazione dei centri commerciali»
L’intervento del vice direttore di Confesercenti Piacenza sul Dl: «Chiesti chiarimenti urgenti al Governo»
Riaperture a rischio caos e delusione per la cancellazione della ripartenza dei centri commerciali. È quanto sottolinea in una nota Confesercenti Piacenza. «Il decreto legge - afferma il vicedirettore Fabrizio Samuelli - lascia aperti alcuni notevoli dubbi che riguardano le attività delle imprese, per i quali abbiamo avanzato richieste di chiarimenti urgenti al Governo». Dubbi «come, ad esempio, il consumo al banco all’interno dei bar che per noi è legittimo, ma non è esplicitamente definito. Incertezze anche sui dehors “chiusi’ e sulle manifestazioni fieristiche del commercio su aree pubbliche. Lascia spiazzati e delusi, inoltre, la cancellazione “nella notte” della riapertura completa degli esercizi nei centri e nelle gallerie commerciali. Una prima versione del testo del decreto-legge, prevedeva che, dal 15 maggio, potessero riaprire secondo protocolli e linee guida pertinenti. Una previsione sparita dal testo definitivo e ufficiale. Ad ora, si fatica a capire se l’attività dei negozi nei centri commerciali sia possibile o meno. Una questione vitale per le imprese, visti i danni ingenti che i titolari di tali esercizi hanno subìto e continuano a riportare a causa della lunga sospensione dell’attività nei week end e nei giorni festivi». «Confermiamo – conclude Samuelli – il nostro giudizio completamente negativo sull'ultimo provvedimento. Sia per gli inaccettabili contenuti che per la formulazione, in particolare per le parte legata alle riaperture delle attività (completamente nebulosa e contorta). Modalità che manifesta chiaramente l'assoluta mancanza di competenze e lo stato di latente pregiudizio del Governo, quello dei cosiddetti migliori, nei confronti di questi fondamentali settori economici».