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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Turismo, Callori (Fi): «Manca un progetto territoriale serio»

L'intervento di Fabio Callori (Vice Coordinatore Vicario di Forza Italia–Emilia Romagna) a commento dei dati sul turismo nel 2016 a Piacenza e provincia

Intervento di Fabio Callori – Vice Coordinatore Vicario di Forza Italia – Emilia Romagna -  in merito al settore turistico:

“Sulla base di rilevazioni  effettuate dagli Uffici dell’Amministrazione Provinciale, si evince che  il turismo piacentino “naviga” ancora in terreno negativo. Piacenza e la sua provincia hanno un ottimo “pacchetto completo” da offrire ai turisti: bellezze naturali  e paesaggistiche uniche: Fiume, collina, montagna, magnificenze storiche, attrattive culturali, percorsi enogastronomici; eppure, nonostante queste ricchezze,  a seguito della costituzione dell’area vasta,  ora sarà un altro territorio la “capitale turistica dell’Emilia”. Come sempre vengono accettate -  senza replica -   le decisioni  imposte dalla Regione e, a Piacenza, è ormai usuale prassi che  vengano destinate le briciole; anche il palcoscenico Expo non ha prodotto al territorio piacentino l’indotto turistico che era stato previsto e tanto annunciato.

Chi amministra non è stato capace e non ha avuto la volontà di valorizzare questo enorme patrimonio: manca un serio progetto territoriale che a livello provinciale unisca le bellezze di tutto il piacentino per richiamare i turisti italiani e stranieri. Una  rete sinergica tra la provincia e la città  con   piani di lavoro seri, che diano possibilità di accedere anche a finanziamenti europei,  per rilanciare tutto il settore e  per sfruttare al meglio queste nostre preminenze. Il comparto turistico riveste un ruolo estremamente  importante per l’economia piacentina e deve essere assolutamente valorizzato a beneficio di tutto il territorio.

Tanto è l’interesse che il Comune di Piacenza dimostra nei confronti del  nostro Fiume che la sua gestione è transitata dall’assessorato al Turismo a quello all’Ambiente e la sua coordinazione al CEAS (centro di educazione ambientale alla sostenibilità) che ha come prioritario interesse l’educazione ambientale e non il  turismo sul Po.  La gestione del Po non deve essere concessa a cooperative senza i necessari requisiti e le competenze per occuparsene. Nel contempo, anche il “Contratto di Fiume” per la valorizzazione e la tutela del bacino fluviale del Po,   che doveva essere gestito da Piacenza in qualità di  Comune Capofila,  è invece  coordinato  dal Comune di  Cremona. Ritengo, infine, di prezioso ed importante  appoggio la presenza delle  associazioni di volontariato sul territorio, sicuramente necessarie a fianco dell’Amministrazione Comunale  per collaborare in sinergia e contribuire alla ripresa  turistica necessaria per il rilancio della città e della provincia.”

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