Turismo, Callori (Fi): «Manca un progetto territoriale serio»
L'intervento di Fabio Callori (Vice Coordinatore Vicario di Forza Italia–Emilia Romagna) a commento dei dati sul turismo nel 2016 a Piacenza e provincia
Intervento di Fabio Callori – Vice Coordinatore Vicario di Forza Italia – Emilia Romagna - in merito al settore turistico:
“Sulla base di rilevazioni effettuate dagli Uffici dell’Amministrazione Provinciale, si evince che il turismo piacentino “naviga” ancora in terreno negativo. Piacenza e la sua provincia hanno un ottimo “pacchetto completo” da offrire ai turisti: bellezze naturali e paesaggistiche uniche: Fiume, collina, montagna, magnificenze storiche, attrattive culturali, percorsi enogastronomici; eppure, nonostante queste ricchezze, a seguito della costituzione dell’area vasta, ora sarà un altro territorio la “capitale turistica dell’Emilia”. Come sempre vengono accettate - senza replica - le decisioni imposte dalla Regione e, a Piacenza, è ormai usuale prassi che vengano destinate le briciole; anche il palcoscenico Expo non ha prodotto al territorio piacentino l’indotto turistico che era stato previsto e tanto annunciato.
Chi amministra non è stato capace e non ha avuto la volontà di valorizzare questo enorme patrimonio: manca un serio progetto territoriale che a livello provinciale unisca le bellezze di tutto il piacentino per richiamare i turisti italiani e stranieri. Una rete sinergica tra la provincia e la città con piani di lavoro seri, che diano possibilità di accedere anche a finanziamenti europei, per rilanciare tutto il settore e per sfruttare al meglio queste nostre preminenze. Il comparto turistico riveste un ruolo estremamente importante per l’economia piacentina e deve essere assolutamente valorizzato a beneficio di tutto il territorio.
Tanto è l’interesse che il Comune di Piacenza dimostra nei confronti del nostro Fiume che la sua gestione è transitata dall’assessorato al Turismo a quello all’Ambiente e la sua coordinazione al CEAS (centro di educazione ambientale alla sostenibilità) che ha come prioritario interesse l’educazione ambientale e non il turismo sul Po. La gestione del Po non deve essere concessa a cooperative senza i necessari requisiti e le competenze per occuparsene. Nel contempo, anche il “Contratto di Fiume” per la valorizzazione e la tutela del bacino fluviale del Po, che doveva essere gestito da Piacenza in qualità di Comune Capofila, è invece coordinato dal Comune di Cremona. Ritengo, infine, di prezioso ed importante appoggio la presenza delle associazioni di volontariato sul territorio, sicuramente necessarie a fianco dell’Amministrazione Comunale per collaborare in sinergia e contribuire alla ripresa turistica necessaria per il rilancio della città e della provincia.”