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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Camera di Commercio, nei primi tre mesi del 2015 chiuse 810 imprese

Si è chiuso con una nuova riduzione del numero di imprese registrate il primo trimestre del 2015. Il decremento, rispetto alla fine del 2014, si è sostanziato in 273 unità, portando lo stock da 30.426 a 30.153 imprese. Sono state 538 le iscrizioni formalizzatesi nel corso dei primi tre mesi ma 810 le cessazioni.

Si è chiuso con una nuova riduzione del numero di imprese registrate il primo trimestre del 2015. Il decremento, rispetto alla fine del 2014, si è sostanziato in 273 unità, portando lo stock da 30.426 a 30.153 imprese. Sono state 538 le iscrizioni formalizzatesi nel corso dei primi tre mesi ma 810 le cessazioni. Va detto che il primo trimestre è per stagionalità quello nel quale di norma si assiste ad un aumento delle chiusure legate a fatti amministrativi veri e propri. Nell’ordine i settori del commercio (-185 unità), dell’agricoltura (-157 soggetti) e delle costruzioni (-130 imprese) hanno contribuito in misura maggiore al complesso delle chiusure. Se il confronto viene fatto in termini tendenziali, ovvero osservando il dato di marzo 2014 e quello di marzo 2015, la variazione è negativa per 260 realtà. Scorrendo l’andamento a livello settoriale si individua una contrazione consistente di attività in agricoltura (-137), nell’edilizia (-80), nel commercio (-39) e nel manifatturiero (-38). Le crescite maggiori sono invece appannaggio del settore dei servizi alle imprese (+30) e quindi di quello delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+22). Passando al consueto esame della dinamica imprenditoriale nelle province limitrofe se ne ricava una sostanziale analogia: tutte le realtà territoriali hanno registrato un saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni. Il tasso di decrescita raggiunge il valore superiore a Cremona (-0,77%) ma la situazione piacentina risulta essere poco dissimile (-0.72%).

Volendo osservare la dinamica delle forme giuridiche si nota che le società di capitale continuano il proprio rafforzamento, giungendo a rappresentare il 20,3% dello stock di imprese e rastrellando un paio di decimali di punto dalle imprese individuali la cui incidenza passa dal 57,8% al 57,6% del totale.Lo sguardo d’insieme all’andamento delle imprese registrate a Piacenza tra il 2000 e l’ultimo dato disponibile rivela che la dimensione maggiore del contesto imprenditoriale era stata raggiunta nel 2007 con più di 32mila aziende mentre negli anni successivi si è assistito ad una progressiva riduzione che ha riportato i valori a quelli di inizio del nuovo millennio.

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