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Economia

Valorizzare le risorse ambientali con i tour scientifici

Dall’Università Cattolica la proposta di itinerari di valorizzazione del territorio agricolo, con le sue bellezze ambientali e le sue potenzialità enogastronomiche

Il turismo a Piacenza diventa anche scientifico. Le nostre pianure, le nostre colline sono un vero museo all’aria aperta, dove scienza e arte agricola, natura e tecnologia, prodotti agricoli e salute, tracce del passato e programmi di sviluppo imprenditoriale sostenibile s’incontrano. Un luogo da vivere tutto l’anno che, accanto all’offerta turistica tradizionale del nostro Paese, che valorizza l’eccezionale contesto ambientale, artistico e culturale, può offrire anche un viaggio emozionante nel mondo della scienza e della tecnologia. Esperienze individuali e collettive intrise di valori e d’identità umana e sociale.

È in questa ottica che si colloca il percorso ideato dal professor Ettore Capri e dal gruppo di ricerca della facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell’Università Cattolica e si articola in un tour attraverso la conoscenza delle acque sotterranee e della loro qualità dal punto di vista chimico, in particolare per la presenza di contaminazione da pesticidi. Il percorso parte dalla facoltà per poi muoversi nei campi sperimentali realizzati nel corso di progetti di ricerca dell’Università Cattolica e dei suoi collaboratori privati ed istituzionali. Dalla pianura ci si sposta in collina, dove la natura e l’impatto dell’uomo muta e crea mutazioni. 

Si termina con l’incontro degli imprenditori che, con la loro carica empatica, testimoniano il paesaggio vero e tipico del territorio e della comunità piacentina. Si termina con momenti di convivialità sempre tecnico scientifica, «vere e proprie Master Class di degustazione vini e prodotti tipici piacentini» come sostiene il prof Capri, che precisa come il turismo scientifico sia «destinato a tutti i cittadini, adulti giovani e bambini. Stiamo studiando le migliori modalità per informare i cittadini, gli agricoltori e i consumatori rendendoli partecipi di questo progetto. Solo attraverso la partecipazione possiamo realizzare la gestione corretta delle risorse e la loro valorizzazione. Questo è essenziale oggi e soprattutto domani, perché tutte le risorse umane e naturali diventeranno sempre meno disponibili».

Il primo itinerario è stato lanciato nei giorni scorsi per trenta funzionari di agenzie alimentari ed ambientali europee provenienti da tutta Europa. Esperti di pesticidi, ma anche comuni cittadini venuti da Milano dove svolgevano dei corsi di aggiornamenti, hanno percorso un itinerario che ha preso il via dalla Residenza Gasparini, di fianco all’Università Cattolica, per procedere con la visita guidata, curata dalla dott.ssa Nicoleta Suciu e dal dott. Federico Ferrari, dei campi pozzi di Pontenure e, successivamente, della Val Tidone. Il percorso è terminato sul bellissimo terrazzo che si affaccia sui colli dell’azienda vitivinicola Torre Fornello di Enrico Sgorbati, che ha guidato gli ospiti nei vigneti e nelle cantine.

«Le prospettive di turismo scientifico a Piacenza sono enormi. Parliamo di un territorio unico anche perché è unica la comunità che lo popola», continua il prof. Capri, «dobbiamo solo metterlo a regime insieme alle amministrazioni locali anche grazie agli strumenti regionali presenti e futuri».

Nel contesto del turismo scientifico la facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell’Università Cattolica è impegnata nella valorizzazione dei propri prodotti di ricerca e nella costruzione di musei all’aperto destinati all’intera cittadinanza. Il primo dovrebbe essere realizzato grazie al contributo della regione Emilia-Romagna e dei programmi GAL con il comune di Ziano e di diversi professionisti ed imprenditori della Val Tidone per la realizzazione di un vero e proprio Osservatorio del Paesaggio. Il primo della provincia.

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