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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Vendemmia 2014: i vini potrebbero essere buoni, con meno alcool e più profumi

Il presidente del Consorzio vini Doc colli piacentini Roberto Miravalle tenta la previsione per una vendemmia anomala che in molte parti della provincia non è neppure iniziata. Vendemmia in deciso ritardo nelle valli piacentine a causa della piovosità di molto oltre la norma

Il presidente del Consorzio vini Doc colli piacentini Roberto Miravalle tenta la previsione per una vendemmia anomala che in molte parti della provincia non è neppure iniziata. Ed ora tutti con il naso all’insù sperando che torni l’alta pressione.

Vendemmia in deciso ritardo nelle valli piacentine a causa della piovosità di molto oltre la norma e pertanto a parte le uve base spumante, quasi nessuno ha ancora avviato la raccolta, tutti attenti ai bollettini agro-meteo per i numerosi trattamenti e soprattutto con la speranza che, almeno in settembre, si possa recuperare quell’estate che quest’anno è stata praticamente latitante, a parte la settimana di caldo intenso di giugno.

Roberto Miravalle prova (ci vorrebbe la classica sfera di cristallo, commenta celiando!) a proporci qualche previsione vendemmiale in base ai dati fino ad ora registrati, nella consapevolezza che solo una decisa rimonta dell’alta pressione potrebbe riportare un clima di serenità tra i produttori ed essere foriera di positive novità per i consumatori, partendo anche dalla consapevolezza che, in caso di tempo stabile, le escursioni termiche da sempre favoriscono profumi ed aromi.

robertomiravalle-2Si parte nell’analisi dai tassi di umidità (tempo di bagnatura delle foglie):” è stata elevata, anomala,a causa delle prolungate rugiade estive. In conseguenza si sono verificati attacchi diffusi con cicli sovrapposti di peronospora. Attacchi gravi normalmente sulle femminelle, solo per le varietà tardive ( Croatina) e nelle zone più alte e fresche al grappolo, anche gravi mentre quelli di oidio sono stati cadenzati ma frequenti.

Ciò ha comportato una anomala crescita precoce delle bacche nella settimana di caldo intenso, con conseguenti con scottature solari. E’ seguita poi una bassa luminosità ed inferiore efficienza foto sintetica, con maturazione lenta e ritardata a causa delle temperature inferiori alla media stagionale nel periodo invaiatura-maturazione.

Tutto l’insieme ha determinato il ritardo fisiologico: ad oggi circa 10 gg. “Avevo previsto la raccolta delle basi spumanti per metà agosto, a fatica sono pronte ora. Pochissimi hanno già raccolto”.

Ma la situazione- spiega Miravalle- è difforme nella Provincia. “Val Trebbia, Val Nure media e parte alta di Val d’Arda e Val d’Ongina a tut’oggi presentano uve belle. Sono zone molto drenate e ventilate. Quelle che negli ultimi anni avevano subito pesanti problemi di siccità.

In ogni caso questa situazione anomale ha comportato alti costi per i viticoltori costretti ad almeno tre cimature e diradamento della parete fogliare (invece di 1-2) ed  almeno cinque trinciature (invece di 2-3). Costi aggiuntivi per i trattamenti antibotritici, da 12 a 15 invece di 7-8. Sfogliatura importante, invece di nulla o solo sul lato nord.

Si sta attuando una selezione consistente in campo dell’uva: si sta passando a disfarsi dei grappoli colpiti da marciume acido. La botrite fa fatica a svilupparsi velocemente perché l’acidità è ancora alta; prende il sopravvento il marciume acido, più pericoloso”.

In conclusione: secondo Miravalle i consumatori potranno contare (ma il condizionale è assolutamente d’obbligo!) “su vini normali, buoni, in tanti casi forse migliori, con alcool più ridotto e maggiori profumi. 

Per i produttori, sempre fatto salvo le microzone drenate (micro perché una grossa azienda della Val Tidone vale metà dell’intera Val Trebbia in termini di ettarato), sarà probabilmente l’anno peggiore di sempre. Lo stabilirsi di un’ alta pressione stabile potrebbe consentire un buon recupero del barbera, quest’anno molto produttivo e molto arretrato nella maturazione e quindi ancora molto esposto ad un meteo avverso”.

Infine una domanda: saranno da comprare i vini del 2014? “ Io suppongo di si; forse i rischi maggiori li avranno i piccoli produttori, meno dotati delle necessarie tecnologie in cantina, ma per il resto si potrebbero riscontrare piacevoli sorprese, sicuramente per spumanti e vini bianchi che in qualche modo gradiscono le basse temperature.

Ma per i rossi sarebbe decisamente meglio tornasse un po’ di sole. Il Gutturnio superiore dovrà essere frutto di attenta selezione dei vigneti ed il frizzante sarà probabilmente “lambruscheggiante”, ma non per questo meno gradevole”.

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