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Vigilanza privata, continua la lotta per avere il contratto

Cgil, Cisl e Uil: «Scaduto da sette anni, inaccettabile lavorare così»

Non si fermano le organizzazioni sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs dell’Emilia Romagna per la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori a sostegno della vertenza relativa al rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro del comparto della vigilanza privata e dei servizi fiduciari. Lunedì scorso, difatti, in ossequio alle previsioni di legge per la salvaguardia dei servizi minimi garantiti, si è svolto a Bologna l'incontro previsto tra le parti sociali - organizzazioni sindacali di categoria con la presenza delle rappresentanze sindacali aziendali e associazioni datoriali che rappresentano le aziende del settore della vigilanza privata - per l'espletamento della cosiddetta procedura di raffreddamento regionale della vigilanza, propedeutica a necessaria per la programmazione di eventuali prossime azioni di lotta a sostegno delle vertenza nazionale per il rinnovo del Ccnl.

«È inaccettabile che si pretenda ancora dagli oltre duecentomila addetti del comparto della sicurezza privata di lavorare con un contratto nazionale scaduto da quasi sette anni, che prevede retribuzioni e stipendi non solo insoddisfacenti e molto basse, ma anche al di sotto della stessa soglia di povertà e di sussistenza prevista dalla Legge per un segmento molto numeroso rappresentato dai cosiddetti “custodi” o servizi fiduciari. La vigilanza privata, troppo spesso sottovalutata dalla politica e data per scontata dall’opinione pubblica, è un’attività di primo piano nel panorama delle azioni messe in campo a supporto del bene pubblico. Un settore che, oltre ad avere forti analogie con le azioni svolte dagli agenti di pubblica sicurezza come ad esempio Polizia e Carabinieri, vede ogni giorno operare migliaia di lavoratrici e di lavoratori, in regime di h24, con turni talvolta massacranti, spesso in piedi per tante ore oppure esposti ad atti criminosi nei furgoni blindati deputati al trasporto valori. Infatti, è sempre più frequente incontrare una guardia giurata, sia essa uomo o donna, intenta a vigilare o sorvegliare obiettivi pubblici e privati che rappresentano i luoghi di primaria importanza delle nostre città come banche, ospedali, centrali elettriche o tribunali; oppure a svolgere mansioni essenziali alla collettività garantendo la sicurezza e l'incolumità delle persone in transito negli aeroporti, nei porti e nelle stazioni; o ancora a svolgere attività di piantonamento antirapina o servizi di pattuglia diurni e notturni a presidio della sicurezza di fabbriche e abitazioni private. Lavoratori, armati e non armati, ai quali dopo oltre sei anni non è garantito un giusto ed equo riconoscimento retributivo e professionale, benché svolgano concretamente un servizio pubblico e garantiscano costantemente sicurezza alle persone presidiano il territorio. Filcams, Fisascat e Uiltucs Emilia Romagna, a supporto della vertenza nazionale, sono fermamente intenzionati a rivendicare a gran voce ciò che da tempo gli addetti della vigilanza privata e dei servizi fiduciari meritano: un rinnovo dignitoso del loro contratto nazionale di lavoro. Le organizzazioni sindacali, a seguito dell'infruttuoso incontro di lunedì, ostinate e decise comunicano il perpetuare dello stato di agitazione a causa dell'incertezza sul futuro della trattativa intraprendendo tutte le iniziative utili per sbloccare il negoziato fermo da troppo tempo, richiedendo da subito un incontro alle Istituzioni e alla committenze».

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