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Economia

Zanichelli: «Piano Transizione 4.0 è ossigeno per le piccole imprese»

Ventiquattro miliardi di euro a disposizione

“Ventiquattro miliardi di euro per il Piano Nazionale Transizione 4.0: le risorse stanziate dal ministro Stefano Patuanelli (Movimento 5 Stelle) in legge di Bilancio come primo mattone del Recovery Fund sono ossigeno puro per le piccole e medie imprese e le start-up del Piacentino “, dichiara in una nota il parlamentare del Movimento 5 Stelle del collegio di Piacenza Davide Zanichelli. “Stiamo parlando di un investimento imponente, circa 24 miliardi di euro. Abbiamo sempre detto che quei finanziamenti andavano investiti e non spesi ed è esattamente proprio in questa direzione che va il potenziamento del piano Transizione 4.0, che ora diventa strutturale. È un percorso partito da lontano, nato dal confronto con le categorie produttive. Con il Piano Nazionale Transizione 4.0 si raggiungono due obiettivi fondamentali: stimolare gli investimenti privati con una maggiorazione delle aliquote e dare stabilità alle categorie produttive con un pacchetto di misure ampio e pluriennale” ha spiegato il ministro dello Sviluppo Economico.

CHI RIGUARDA

“Il Piano Transizione 4.0 abbraccia gli investimenti in beni strumentali, materiali e immateriali 4.0, Formazione 4.0 di dipendenti e imprenditori, punta su R&S, innovazione, design, ideazione estetica e green economy. Si tratta del cuore del nuovo piano industriale del Paese” spiega Zanichelli. Come illustrato dal viceministro Stefano Buffagni, “Transizione 4.0 è un piano shock con cui abbasseremo le tasse alle nostre imprese già dal 2021. Vogliamo incentivare l’acquisto di beni durevoli e garantire il supporto agli investimenti delle nostre imprese”. “Tra le tante azioni intraprese, abbiamo ampliato dal 6% al 10%, passando da un ammortamento da cinque a tre anni, tutte le spese fatte in beni strumentali. Per noi è fondamentale aiutare le nostre piccole imprese, quelle che soffrono maggiormente: quindi per tutte le aziende che hanno un fatturato fino a cinque milioni di euro, il credito d’imposta del 10% sarà utilizzabile immediatamente nell’anno. Ciò significa pagare meno tasse, avere supporto per la propria liquidità e garantire il futuro alla propria azienda”, conclude l’esponente pentastellato.

ALCUNE DELLE MISURE PREVISTE PER LE IMPRESE ANCHE DEL PARMENSE (dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico):

Nuova durata delle misure

·         I nuovi crediti d’imposta sono previsti per 2 anni;

·         La decorrenza della misura è anticipata al 16 novembre 2020;

·         È confermata la possibilità, per i contratti di acquisto dei beni strumentali definiti entro il 31/12/2022, di beneficiare del credito con il solo versamento di un acconto pari ad almeno il 20% dell’importo e consegna dei beni nei 6 mesi successivi (quindi, entro giugno 2023).

Anticipazione e riduzione della compensazione con maggiore vantaggio fiscale nell’anno

·         Per gli investimenti in beni strumentali “ex super” e in beni immateriali non 4.0 effettuati nel 2021 da soggetti con ricavi o compensi minori di 5 milioni di euro, il credito d’imposta è fruibile in un anno;

·         È ammessa la compensazione immediata (dall’anno in corso) del credito relativo agli investimenti in beni strumentali;

·         Per tutti i crediti d’imposta sui beni strumentali materiali, la fruizione dei crediti è ridotta a 3 anni in luogo dei 5 anni previsti a legislazione vigente.

Maggiorazione dei tetti e delle aliquote (Beni materiali e immateriali)

·         Incremento dal 6% al 10% per tutti del credito beni strumentali materiali (ex super) per il solo anno 2021;

·         Incremento dal 6% al 15% per investimenti effettuati nel 2021 per implementazione del lavoro agile;

·         Estensione del credito ai beni immateriali non 4.0 con il 10% per investimenti effettuati nel 2021 e al 6% per investimenti effettuati nel 2022.

Maggiorazione dei tetti e delle aliquote (Beni materiali 4.0)

·         Per spese inferiori a 2,5 milioni di euro: nuova aliquota al 50% nel 2021 e 40% nel 2022;

·         Per spese superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 mln: nuova aliquota al 30% nel 2021 e 20% nel 2022;

·         Per spese superiori a 10 milioni di euro e fino a 20 milioni è stato introdotto un nuovo tetto: aliquota al 10% nel 2021 e nel 2022.

Maggiorazione dei tetti e delle aliquote (Beni immateriali 4.0)

·         Incremento dal 15% al 20%;

·         Massimale da 700 mila euro a 1 milione di euro.

Ricerca & Sviluppo, Innovazione, Design e Green

·         R&S: incremento dal 12% al 20% e massimale da 3 milioni a 4 milioni di euro;

·         Innovazione tecnologica: incremento dal 6% al 10% e massimale da 1,5 milioni a 2 milioni;

·         Innovazione green e digitale: incremento dal 10% al 15% e massimale da 1,5 milioni a 2 milioni;

·         Design e ideazione estetica: incremento dal 6% al 10% e massimale da 1,5 milioni a 2 milioni.

Credito Formazione 4.0

·         Estensione del credito d’imposta alle spese sostenute per la formazione dei dipendenti e degli imprenditori;

·         È riconosciuto nell’ambito del biennio interessato dalle nuove misure (2021 e 2022).

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