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Ad Agazzano si fa la storia dell'atletica con Beppe Gentile e i più grandi triplisti italiani

Ospite primo, l’atleta per cui tutto questo è stato ideato, Giuseppe Gentile, medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Messico 1968 e, in quella occasione, due volte primatista mondiale del salto triplo

Un bel pezzo di storia dell’atletica italiana, di ieri e di oggi, è stata presente domenica 21 ottobre nel salone dell’albergo “Il Cervo” di Agazzano. L’idea è stata promossa dalla Collezione Ottavio Castellini – Biblioteca internazionale dell’atletica e dal Progetto multisport Sognando Olympia, affiancati dalla Atletica Baldini Agazzano. Ospite primo, l’atleta per cui tutto questo è stato ideato, Giuseppe Gentile, medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Messico 1968 e, in quella occasione, due volte primatista mondiale del salto triplo. Un omaggio a cinquanta anni da quell’evento, che vide tornare l’atletica italiana con due medaglie di bronzo: oltre a quella di Gentile, l’altra fu di Eddy Ottoz sui 110 metri ad ostacoli. «Per lungo tempo ho guardato indietro con disappunto per essere arrivato terzo e non primo, ultimamente invece sono riuscito ad accettare questa realtà e la guardo con molta serenità», ha confessato Gentile in merito alla sua impresa. «L’amore per l’atletica è iniziato andando a vedere di mia sorella: da lì in avanti mi è venuto quasi naturale andare al campo. Mi sono innamorato immediatamente di questo sport, non tanto del salto triplo, in quanto sono stato quasi costretto a farlo visto che alla prima gara ho fatto 14 metri e sono andato subito in nazionale». «Essere ad Agazzano per me è un onore e un grandissimo piacere. Agazzano è il paese del mio grande amico e atleta Felice Baldini che ho avuto la fortuna diconoscere e ammirare», ha dichiarato commosso mentre abbracciava il figlio, Giovanni. La mattinata è stata condotta da Guido Alessandrini, con il contributo di allenatori, addetti ai lavori e con la visione di documenti e filmati inediti relativi all’impresa del campione olimpico. Se la prima idea degli organizzatori era incentrata esclusivamente su Gentile, la seconda è stata quella di mettere attorno a lui quanti più atleti che hanno scritto belle pagine nel salto triplo italiano, come ad esempio Fabrizio Donato, medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici Londra 2012, oltre che campione europeo sia all’aperto sia in pista coperta, primatista italiano. Con lui Paolo Camossi, campione mondiale indoor, Dario Badinelli - che in carriera vinse 17 titoli italiani e fu il primo ad sfiorare il primato di Gentile e - Fabrizio Schembri, due medaglie ai Giochi del Mediterraneo (un oro e un bronzo) e secondo ai Mondiali allievi. «Essere qui oggi è un’emozione grandissima, quasi da finale olimpica, c’è quasi tutta la storia del salto triplo e dell’atletica italiana. Ogni volta che ripenso al mio bronzo mi vengono i brividi, è il sogno di ogni atleta», ha commentato Fabrizio Donato. «Il bello di questo sport è la comunione: nonostante l’atletica sia individuale, oggi ci si rivede con i migliori triplisti d’Italia e sembra di essere stati sempre una squadra» ha raccontato Daniele Greco.  Presente anche un’importante delegazione di donne, a cominciare dalla primatista italiana, unica donna oltre l’eccellenza dei 15 metri, Magdalin Martinez - medaglia di bronzo ai Campionati mondiali a Parigi nel 2003 – accompagnata da Antonella Capriotti e Barbara Lah. Un consiglio alle ragazze? «Non aver paura dei sacrifici, non mollare e cercare di avvicinare sempre più giovani a questa disciplina, per riuscire ad ottenere quel flusso, quel ricambio generazionale che un po’ manca a questo sport ma che si può trovare», ha spiegato Martinez. Piacenza è stata degnamente rappresentata da un giovane su cui sono puntate tante speranze: Andrea Dallavalle, lo scorso anno medaglia d’argento ai Campionati europei juniores. Nella lista italiana delle migliori prestazioni Dallavalle è ottavo con 16,87, decisamente non male per un ragazzo di diciannove anni. «Poter vedere tutti questi campioni riuniti oggi, poterci parlare e conoscerli è motivo di grande orgoglio» ha detto Dallavalle. «Il 2019 per me sarà un anno molto importante perché si passa alla categoria under 23 che ti lancia nel panorama internazionale assoluto. E’ un gradino in più che andrà superato, l’obiettivo è quello di riuscire a partecipare ad un campionato internazionale, sarebbe un grande sogno». Un parterre importante, dunque, animato anche da parecchi altri atleti e atlete che hanno onorato con le loro prestazioni il salto triplo. Il sindaco ha consegnato a Gentile il libro fotografico contenente le foto di Bruno Cremona: un omaggio, doveroso, a un grande campione.

Giuseppe Gentile ad Agazzano ©IlPiacenza

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