Al Teatro Filodrammatici la Compagnia in scena con “Moby Dick alla prova”
Elio De Capitani sceglie un testo teatrale finora sconosciuto ai nostri palcoscenici, sebbene scritto (e, a suo tempo, diretto e interpretato) da uno dei più grandi artisti del Novecento, Orson Welles: si tratta di “Moby Dick alla prova”, testo capace di rivelare la potenza scenica di Welles drammaturgo, ossessionato dal ritmo narrativo e musicale della creazione teatrale, sia nella dimensione della parola che dell’azione fisica.
Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Municipale di Piacenza martedì 24 e mercoledì 25 gennaio alle 21 per la Stagione di Prosa 2022/2023, direzione artistica di Diego Maj, la diciannovesima edizione organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e il contributo di Mic e Regione Emilia-Romagna.
Mercoledì 25 gennaio alle 17.30 al Teatro Filodrammatici la Compagnia in scena con “Moby Dick alla prova” incontrerà il pubblico. L’appuntamento si inserisce nel programma di “Rumori fuori scena”, il ciclo di incontri con i protagonisti della Stagione di Prosa 2022/2023 del Teatro Municipale di Piacenza a cura di Nicola Cavallari, attore e regista. Un progetto proposto da Teatro Gioco Vita con l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito del programma “InFormazione Teatrale”.
«Il testo di Welles, inedito in Italia, - sottolinea il regista - è un esperimento molteplice. Blank verse shakespeariano, una sintesi estrema del romanzo, personaggi bellissimi, restituiti in modo magistrale e parti cantate. Noi abbiamo realizzato questo spettacolo “totale”, con in più la gioia di una sfida finale impossibile: l'apparizione del capodoglio. E con un semplice trucco teatrale siamo riusciti a crearla in scena».
La produzione di questo spettacolo di dimensioni corali vede associati il Teatro dell’Elfo e il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale. In scena accanto a De Capitani (che interpreta Achab, padre Mapple, Lear e l’impresario teatrale) troviamo Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei, Enzo Curcurù, Alessandro Lussiana, Massimo Somaglino, Michele Costabile, Giulia Viana, Vincenzo Zampa. Il cast salda le eccellenze artistiche di tre generazioni di interpreti. La musica dal vivo di Mario Arcari e i canti diretti da Francesca Breschi (vibranti rielaborazioni degli sea shanties) riempiono intensamente la scena generando emozioni profonde, in uno spazio dominato da un fondale enorme, eppure leggero, cangiante e mutevole, capace di evocare l’immensità del mare e la presenza incombente del capodoglio.
Orson Welles portò al debutto il suo testo il 16 giugno 1955, al Duke of York's Theatre di Londra. Lo mise in scena in un palco praticamente vuoto, scegliendo di non dare al pubblico né mare, né balene, né navi. Solo una compagnia di attori e se stesso in quattro ruoli, Achab compreso. E vinse la sfida di portare in teatro l’oceanico romanzo di Melville gettando un ponte tra la tragedia di Re Lear e Moby Dick: l’ostinazione del re - che la vita, atroce maestra, infine redimerà - si rispecchia in quella irredimibile, fino all’ultimo istante, dell’oscuro e tormentato capitano del Pequod. Splendidamente tradotto dalla poetessa Cristina Viti, il copione di Welles restituisce con forza d’immagini la prosa del romanzo.